Dal giorno in cui Spotify ha annunciato l’arrivo delle versione gratuita del suo servizio di musica on-demand, anche in streaming via smartphone e dispositivi mobili, l’azienda è balzata in testa agli interessi degli utenti. Cnet ha riportato all’inizio di questa settimana come Spotify abbia visto incrementare in maniera notevole il suo tasso di download delle sua app, sia su iOS che su Android, cresciuto di circa il 400 per cento.
Grazie a questo incremento di download l’applicazione è salita nelle classifiche degli store, tra le prime 10 applicazioni più scaricate da App Store in oltre 20 mercati in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti, Regno Unito, e la maggior parte dell’America Latina. Nel momento in cui scriviamo in Italia Spotify è in ventunesima posizione nella classifica italiana della applicazioni più scaricate.
Al momento l’azienda non ha aggiornato i suoi dati riguardo agli utenti abbonati; lo scorso marzo gli utenti che avevano sottoscritto un abbonamento a pagamento per il servizio musicale erano circa sei milioni; oggi il numero di utenti attivi sui 55 milioni di mercato globali sono 24 milioni, con un probabile incremento degli abbonati. Numeri interessanti ma inferiori per esempio a quelli di Pandora (con 72 milioni di utenti attivi e 200 milioni di registrati) e di iTunes Radio, che può contare sulla base utenti di iTunes.
La strategia di Spotify nel rilasciare la sua versione gratuita è orientata all’estensione del suo elenco abbonati, oltre all’incremento degli introiti pubblicitari, che al momento paiono essere nettamente inferiori rispetto a quelli provenienti dalle sottoscrizioni mensili. Per chi non avesse ancora scaricato Spotify per iOS ecco qui di seguito il link diretto per App Store.