Non è certo la prima volta che Spotify attacca direttamente Apple: le accuse girano sempre intorno allo stesso tema, come un ritornello musicale: il CEO della piattaforma streaming, Daniel Ek, ha nuovamente posto l’accento sul presunto mancato rispetto delle normative DMA imposte dall’Unione Europea alle Big Tech.
La controversia in merito contro Apple va avanti da ormai quattro anni, con Apple accusata di trasgredire le normative sul Digital Markets Act DMA. In estrema sintesi Daniel Ek sostiene che i tentativi di Apple di adeguarsi al DMA siano una “farsa”, basati su un “modello consolidato di ritardi e temporeggiamenti”:
È ora che l’Europa dimostri di fare rispettare una legge che è già stata approvata”
Aggiungendo che le misure di repressione della condotta di Apple sono diventate oggetto di attenzione anche da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi
Ek ha dichiarato che i tentativi del produttore di iPhone di conformarsi al Digital Markets Act dell’UE sono una “farsa”. Al contrario, ha affermato che Apple ha adottato un “comportamento ben consolidato di ritardare e procrastinare” la propria conformità al DMA, che stabilisce rigidi parametri sul comportamento delle aziende tecnologiche più potenti.

Ek ha respinto, dunque, gli sforzi del produttore di iPhone di conformarsi al Digital Markets Act. Come segnala Bloomberg, il CEO ha sottolineato la necessità di un’applicazione rigorosa della normativa durante un incontro a Bruxelles con funzionari della Commissione Europea incaricati dell’implementazione del DMA nei confronti di Apple.
Attualmente, il dirigente sta facendo pressione sull’UE affinché imponga ad Apple di consentire in modo ragionevole l’utilizzo di app store alternativi sugli iPhone.
Ricordiamo che già in prima battuta, dopo il reclamo di Spotify, il regolatore europeo ha inflitto ad Apple una multa di 1,8 miliardi di euro nel 2024, per aver impedito alle applicazioni di streaming musicale di informare gli utenti sulle offerte più vantaggiose disponibili al di fuori dell’App Store.
La responsabile della concorrenza dell’UE, Teresa Ribera, ha già promesso in precedenza di decidere sulla conformità di Apple al DMA entro la fine di marzo. Ricordiamo che l’attuale normativa conferisce il potere di irrogare multe fino al 10% del fatturato annuo globale.
Tuttavia, il blocco rischia di provocare il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il quale, la scorsa settimana, ha firmato un memorandum minacciando tariffe ritorsive contro sanzioni “disproporzionate”. La battaglia è solo che agli inizi.
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