Un altro lavoro che rischia di svanire, soppiantato dall’intelligenza artificiale: quello del doppiatore, che come ci dimostra Spotify con il suo nuovo sistema di traduzione dei podcast, rischia seriamente di diventare non solo superfluo, ma persino peggiore.
Perché quella annunciata dal colosso della musica in streaming è una funzione davvero rivoluzionaria: non solo traduce i podcast in un’altra lingua, ma lo fa utilizzando la voce originale, il che significa che un francese può ad esempio ascoltare le puntate di Geopop con la voce di Andrea Moccia che fa divulgazione scientifica in francese, nonostante le puntate siano state registrate soltanto in italiano.
Secondo Spotify, che ha sviluppato lo strumento – mentre le tecnologie vocali impiegate sono quelle di OpenAI, creatrice del famoso ChatGPT – il sistema sarebbe in grado di apprendere la voce e lo stile dell’oratore originale, fornendo così un’esperienza di ascolto «più autentica, naturale e personale» rispetto al doppiaggio tradizionale, in quanto i podcast tradotti in questo modo manterrebbero le caratteristiche distintive di chi parla.
Per il momento Spotify sta lavorando con podcaster come Dax Shepard, Monica Padman, Bill Simmons, Steven Bartlett e Lex Fridman per creare traduzioni vocali con AI in spagnolo, francese e tedesco, ma il futuro sembra essere ormai delineato, sicché è altamente probabile che in un giorno non troppo lontano tutti i podcast che circolano sulla piattaforma potranno essere tradotti anche in/dall’italiano.
E Apple?
Al momento Apple non dispone di uno strumento di questo tipo, né per la sua piattaforma di Podcast né per altre app, ma sappiamo che sta lavorando intensamente su tecnologie vocali con AI. Già oggi con iOS 17 è possibile usare l’intelligenza artificiale per creare una replica della propria voce (qui trovate tutto quel che c’è da sapere a riguardo), una funzione che per il momento resta relegata alla sezione di Accessibilità e promossa per chi rischia di perdere la capacità di parlare. Ma in futuro, chissà.