Spotify ha lanciato la sua attività di audiolibri solo il mese scorso con 300.000 titoli, e adesso sta accusando Apple di un comportamento “anticoncorrenziale”, dopo il rifiuto di Apple di pubblicare l’aggiornamento all’app.
Lo scrive la società stessa nel suo blog, spiegando che Apple ha rifiutato tre volte l’aggiornamento della sua app che introduce per la prima volta il sistema di acquisto di audiolibri, motivando la decisione per una violazione delle sue regole di App Store. Per conformarsi alle direttive Apple, l’app Spotify avrebbe dovuto nascondere il prezzo degli audiolibri e venderli al di fuori dell’app principale tramite un link via email.
Tutto ciò rende più difficile per Spotify competere in questo mercato, poiché gli utenti non possono confrontare facilmente i prezzi:
[Questo] danneggia non solo i consumatori, ma, questa volta, anche gli autori e gli editori che ora si trovano succubi di Apple. È anche molto scomodo per gli acquirenti abituati a cliccare semplicemente su un link per acquistare un audiolibro
Gli audiolibri di Spotify avrebbero potuto essere facilmente accettati se l’azienda avesse seguito le regole di App Store, ha dichiarato un portavoce di Apple al New York Times:
Abbiamo fornito loro una guida chiara su come risolvere il problema e abbiamo approvato la loro app dopo aver apportato modifiche che l’hanno portata a essere conforme
Spotify avrebbe anche potuto vendere i suoi audiolibri attraverso il sistema di acquisto su App Store, ma Apple avrebbe poi preso la commissione del 30%, mettendo gli audiolibri di Spotify in un notevole svantaggio rispetto ad Apple Books:
Con il lancio dei nostri audiolibri, Apple ha dimostrato ancora una volta quanto sia sfacciata con le sue regole dell’App Store, spostando costantemente i pali per svantaggiare i loro concorrenti
Spotify è già in battaglia con Apple per gli abbonamenti musicali, dopo aver dichiarato che la commissione del 30% di App Store danneggia i consumatori. La Commissione europea ha inviato ad Apple una dichiarazione di opposizione dopo aver concluso che la stessa potrebbe trovarsi in violazione delle leggi dell’UE, mentre si attende ancora un verdetto finale.
Quasi quattro anni sono passati da quando Spotify ha presentato una denuncia contro Apple alla Commissione europea: il colosso musicale ricorda di essere ancora in attesa di una decisione.
Nel 2019 Spotify ha presentato un reclamo giuridico facendo avviare indagini che hanno portato lo scorso anno l’Unione Europea a stabilire che le modalità di gestione dell’App Store violavano i principi di concorrenza e mettevano in difficoltà le altre piattaforme di streaming. Nonostante i cambiamenti che Apple ha apportato all’App Store, anche in seguito a quanto stabilito dall’UE, Spotify continua a insistere con le autorità di regolamentazione europea, per un ulteriore allentamento delle regole imposte da Apple. Spotify ha anche fiancheggiato Epic Games nella crociata di quest’ultima contro Apple, e fa parte della “Coalition for App Fairness” insieme ad altre software house che pretendono di poter distribuire app bypassando i meccanismi di pagamento di Apple.