Immaginatevi la scena: una donna in piena euforia da matrimonio che prova abiti da sposa: si fa fotografare allo specchio per vedere come le sta il vestito da tutte le angolazioni, ma in una foto che le restituisce iPhone si vede con le braccia in tre posizioni diverse.
È stato uno choc per Tessa Coates, chiaramente vittima di un errore computazionale, che ha rischiato di essere vissuto come un segno dal cielo, un fantasma Manzoniano che magari le dice «questo matrimonio non s’ha da fare».
E invece come dicevamo è “tutto normale”, anche se tanto normale in effetti non è. Nel senso che è accaduto e può accadere di nuovo, almeno fin quando Apple non aggiusta i suoi algoritmi. Perché si tratta di un errore generato in buona fede. Quando si scatta una raffica di fotografie, come nel caso in questione, il sistema fotografico dell’iPhone infatti è portato a scegliere sempre il fotogramma migliore in modo da restituire la foto più bella possibile.
Cosa è successo, e perché
E nelle ultime versioni questa tecnologia è ancora più potente perché è capace di unire anche parti di fotogrammi diversi per produrre la foto perfetta. Solo che in questo caso c’era di mezzo uno specchio, e l’AI non è ancora in grado di capirlo.
Ecco quindi cosa è accaduto: la donna è di fronte a due specchi, l’amica scatta la raffica, nel mentre lei si muove. L’iPhone che fa? cerca di eliminare il mosso e quindi sceglie quelle parti di fotogramma in cui la donna, forse anche interpretata come tre persone diverse, appare immobile e perfettamente a fuoco.
E così ecco la foto scattata con iPhone che ha fatto scalpore: la sposa, vista da dietro, appare con il braccio sinistro che scende su un fianco, mentre il braccio destro è piegato in vita; nello specchio di sinistra entrambe le braccia sono distese, in quello di destra sono giunte in vita.
Come dicevamo è lo scotto da pagare per far sì che l’iPhone ci garantisca sempre la foto migliore, coi colori saturi al punto giusto, ben contrastata, con il minimo rumore possibile e, soprattutto, senza mossi e sfocature.
E la soluzione che certamente adotterà Apple come dicevamo non sarà tornare indietro, alle foto vere, quelle che vengono fuori col punta e scatta senza AI: ma insegnare agli algoritmi a riconoscere le persone e le situazioni. E gli specchi.