Macitynet prova lo splitter HDMI Etekcity (28,71 euro su Amazon), un prodotto poco conosciuto dal grande pubblico che è facile trovare nei negozi di elettroforniture ma non presso la grande distribuzione e che può risolvere molte delle necessità di allestimento di una area per audio video in casa combinando due TV in stanze vicine oppure video proiettore e TV nella stanza. Può essere utile anche a chi deve realizzare presentazioni professionali.
Uno splitter è utile a chi ha un ricevitore Sky e due TV, uno in salotto ed uno in cucina su cui vuol assistere alla stessa trasmissione, per chi è fortunato e ha sia il TV che il proiettore e vuole decidere su quale vedere il film preferito, per chi si occupa di eventi e vuole moltiplicare gli schermi su cui visualizzare i dati senza ricorrere a particolari schede video e con sorgenti di ogni tipo, a chi ha un locale pubblico con un doppio schermo e cosi’ via…
Lo splitter di per se è uno strumento semplicissimo perché non ha selettori o commutatori: l’unica funzione che deve svolgere è distribuire il segnale a due monitor diversi lo stesso segnale in entrata.
La qualità di un buon splitter HDMI si valuta in due elementi principali: la compatibilità con qualsiasi segnale e protezione e la NON introduzione di segnali di disturbo o artefatti su nessuno sui monitor collegati. Per eseguire un test non strumentale occorre quindi collegare una serie di dispositivi che fanno da sorgente e diversi monitor in un uscita.
La prima funzione critica è dunque la gestione del segnale in ingresso: uno splitter di bassa qualità non sarà in grado di accettare correttamente i segnali con protezione HDCP che permettono ai fornitori di servizi televisivi come SKY di preservare dalla copia le proprie trasmissioni, non sarà in grado di gestire un segnale 3D proveniente da un lettore Blu-Ray o una PS3 non agganciando il segnale o perdendolo sporadicamente.
La seconda funzione critica è la distribuzione del segnale e la sua “amplificazione” per poterlo inviare ad un doppio display: lavorando con il segnale digitale è difficile avere problemi tipici dell’analogico con sbavature di colore o immagini fantasma ma potrebbero esserci artefatti, rallentamenti o scatti della riproduzione (stuttering) o problemi di aggancio su uno dei monitor e pure problemi di mancata sincronia tra audio e video.
Viste le possibili problematiche passiamo ecco il test del prodotto in questione selezionato nella ampia gamma di accessori video di Etekcity disponibili su Amazon.
La confezione e l’installazione
Si tratta di una compatta e colorata scatola in cartone che contiene l’essenziale: lo splitter, l’alimentatore con spina italiana e il manuale in inglese e in italiano. Il manuale è in realtà del tutto inutile visto che l’apparecchio non ha bottoni o interruttori (è tenuto sempre sotto tensione) e l’installazione si risolve nel collegamento da una parte del cavo che va alla sorgente e dall’altra al cavo che va ai due display. Le indicazioni importanti nel manuale riguardano la corretta sequenza di accensione e il fatto che se abbiamo due monitor collegati di risoluzione diversa la risoluzione del monitor più prestazionale si adatterà a quella del monitor di risoluzione più bassa.
Sorgenti, display e test
Per i nostri test abbiamo utilizzato diverse sorgenti: un computer, una Playstaton 3 e un ricevitore MySky HD di recente generazione. Come Display abbiamo utilizzato due televisori Full HD di Samsung ed LG di diverse dimensioni ma stessa risoluzione. Infine abbiamo scelto cavi HDMI-HDMI di lunghezza pari a 1,5, 5 e 10 metri per il tratto che andava dallo splitter al secondo TV: si tratta di cavi di buona qualità di costo medio basso che potete acquistare comunemente in un grande retail o su Amazon.
Lavorando completamente in dominio Digitale non servono cavi esoterici dai costi improbabili e in ogni caso per lunghezze superiori a 10 metri servirà un sistema di amplificazione del segnale che esamineremo in un prossimo test.
Per la Playstation 3 ci siamo divertiti a giocare con 3 o 4 titoli d’azione senza riscontrare latenze inaccettabili o ben superiori a quelle del TV che stavamo usando in collegamento diretto e nessun glitch o artefatto in fase di gioco o problemi di sync audio. Con PS3 nessun problema di protezione HDCP su un BluRay 3D (Avengers) e nessun problema di riproduzione del contenuto 3D con la tecnologia attiva di Samsung o passiva di di LG.
La prova più importante per gli scopi che ci eravamo prefissi era quella con il ricevitore MySky HD che avrebbe potuto avere dei problemi con la protezione HDCP. Nessun problema neanche qui e segnale pulito su entrambi i TV collegati senza apprezzabili latenze, fuori sincrono o disturbi, nessun problema neanche con le trasmissioni 3D in diretta con le due tecnologie utilizzate in precedenza: in questo modo potremo utilizzare il secondo schermo per portare Sky in una stanza vicina o con una distanza non superiore ai 10 metri e vedere lo stesso canale su entrambi i TV oppure spegnendo il TV principale vicino al ricevitore e attivando il secondario vicino magari all’angolo cottura o nella stanza da letto.
Infine il test più “raffinato” in funzione della qualità è quello relativo all’uso di un computer: avere a disposizione due monitor può aiutarci ad allargare la platea di una presentazione oppure vedere in anteprima su un TV quel che viene mostrato su un proiettore su uno schermo alle nostre spalle utilizzando il monitor del computer per la gestione delle note.
Gli impieghi per un’uscita raddoppiata in questo caso sono tantissimi e il nostro test è consistito nel collegare, attraverso un cavo Aiino con terminale HDMI, l’uscita miniDisplay Port di un MacBook Pro 2011 e di un MacBook Air allo splitter e verificare la qualità del segnale: in questo caso è importante non avere segnali di bassa qualità nelle linee piu’ sottili e verificare se la duplicazione dello schermo alla risoluzione piu’ bassa del portatile (abbiamo ancora dei dispositivi non Retina) introduce qualche problema.
Anche qui tutto ok, per immagini contorni e sfondi anche se dobbiamo dire che i testi risultano leggermente meno a fuoco che sul monitor dei MacBook ma questo non dipende tanto dallo splitter quando dalla qualità superiore del monitor interno del mac per la visualizzazione dei testi rispetto alle TV peraltro eccellenti che abbiamo utilizzato.
Nei giorni intensi delle nostre prove lo splitter è rimasto sempre acceso e funzionante con segnale attivo senza dare segni di surriscaldamento e di sganciamento del segnale: abbiamo scollegato e ricollegato “a caldo” diversi cavi HDMI compreso quello che andava verso la porta miniDisplay port dei MacBook senza problemi di riconoscimento: attenzione però Etekcity nel manualetto in dotazione sconsiglia assolutamente questa procedura ed è bene sempre scollegare il dispositivo dalla rete prima di collegare o scollegare cavi.
Purtroppo lo splitter non ha un selettore di spegnimento e sarebbe opportuno collegarlo ad una ciabatta con interruttore.
Conclusioni
Un accessorio economico che vi permetterà di gestire in maniera versatile e immediata un doppio monitor per accedere alla PayTV in due stanze, all’uso contemporaneo di un proiettore o ad una presentazione su doppio schermo. Compatte<za e nessuna necessità di configurazione abbinati a prestazioni stabili ne fanno un’ottimo acquisto.
Pro
Compatto, funzionale e con prestazioni stabili, qualità del segnale.
Contro
Non ha una funzione di autospegnimento e rimane sempre in tensione.
Prezzo al pubblico
Lo splitter HDMI Etekcity costa 28,71 euro, spedizione inclusa, su Amazon