Le librerie del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) sono aperte a tutti: l’Inps sta permettendo agli sviluppatori di scaricarle in modo tale da poter integrare il sistema nelle proprie applicazioni. La disponibilità delle librerie arriva in un momento cruciale per il nostro paese, in piena zona rossa a causa della terza ondata di coronavirus in corso: se prima della pandemia poterlo usare per accedere ai servizi amministrativi era utile ed efficace, ad esso diventa anche necessario per velocizzare tutte quelle procedure direttamente da casa senza recarsi fisicamente negli uffici pubblici.
Rendere open source (da Wikipedia: il software open source è un tipo di software in cui il codice sorgente viene rilasciato sotto una licenza in cui il detentore del copyright concede agli utenti i diritti di utilizzo, studio, modifica e distribuzione del software a chiunque e per qualsiasi scopo) le librerie di fatto permetterà sia ai privati che alle amministrazioni di poter sviluppare più velocemente le app che integrano il sistema SPID, riducendone al contempo le spese di sviluppo.
Applicazioni come “Immuni” oppure altre che potrebbero facilitare la distribuzione degli incentivi (come ad esempio il Bonus Mobilità reso disponibile a novembre) da questo momento potranno integrare con facilità l’accesso tramite SPID, molto più sicuro ed affidabile rispetto alla registrazione tradizionale. In questo modo la creazione delle app resta anche circoscritta nel paese, «con maggiori tutele per le istituzioni e i cittadini». Ciò stimolerà anche un «meccanismo virtuoso di condivisione e collaborazione in cui le Pubbliche Amministrazioni generano risorse non solo per sé stesse, ma per tutte le altre amministrazioni e i privati» dichiara Pasquale Tridico, presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Questa transizione digitale, a cui ha collaborato anche il dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio si fa quindi più facile per tutti. Per gli sviluppatori: le librerie software sono disponibili sia per iOS che per Android e si scaricano dalla pagina GitHub dell’Inps.