Sphero RVR è l’ultima creazione dell’omonima azienda che, dopo aver abbandonato la produzione di gadget a marchio Disney, si è buttata completamente nel settore Education. Un primo approccio a questo particolare settore c’era già stato nel 2014 con il programma SPRK che è poi diventato un prodotto reale e concreto con la sfera che ne porta il nome, ma il nuovo robot RVR è il dispositivo più completo che sancisce questo grande cambiamento di strategia dell’azienda, che ha sulle spalle 8 anni di esperienza nella produzione di gadget comandati a distanza.
Definire però Sphero RVR così è però riduttivo perché dietro c’è davvero un lavoro immenso. Questo robot è infatti programmabile, guidabile e pronto all’uso già dallo spacchettamento. Basta infatti abbinarlo all’app Sphero Edu (disponibile al download gratuito sullo store di Amazon, App Store per iOS, Mac App Store, Play Store, Chrome Web Store e Microsoft Store) e sfruttare il joypad su schermo per farlo muovere, ma anche così si sfrutterebbe soltanto l’1% delle sue reali potenzialità.
L’applicazione infatti, con la sezione Draw & Drive, permette di programmarne i movimenti e avvicinare anche i più piccoli a questo approccio informatico. Per i più esperti c’è invece un apposito pannello che consente di programmarlo in Javascript. Se tutto questo non dovesse bastare, gli hacker più preparati possono sfruttare l’SDK che l’azienda promette di rilasciare subito dopo la commercializzazione di Sphero RVR per collegare hardware di terze parti – tra cui Raspberry Pi, Arduino e BBC micro:bit – alla porta di espansione di cui è dotato il robot.
Tutto questo rende il dispositivo un vero mutaforma, capace di diventare una sentinella per la propria casa domotica, un sensore ambientale vagante controllabile via Internet, un metal detector autonomo, un assistente vocale mobile, un maggiordomo personale, un robot da battaglia e chi più ne ha più ne metta «L’unico limite è la tua immaginazione (e fisica».
Dal punto di vista tecnico, Sphero RVR monta una batteria ricaricabile via USB-C e rimovibile (fino a due ore di utilizzo con una sola carica) che alimenta i motori con una uscita da 7,4 V e al contempo offre una presa USB-C da 5V / 2.1 A che può alimentare telecamere, bracci robotici e qualsiasi altro componente si volesse collegare «Ogni componente, il sistema di controllo, il peso, il centro di gravità, le dimensioni delle ruote, il rapporto della trasmissione, l’erogazione della potenza, il colore, le luci e tutto ciò che rappresenta questo robot è stato progettato con una precisione quasi maniacale».
Monta inoltre una serie di sensori a 9 assi tra cui accelerometro, giroscopio e un magnetometro a 20 poli che lo rendono più di un semplice scatolotto con le ruote. L’AI di cui è dotato gli consente infatti di guidare e correggere la traiettoria in base all’input e alla posizione. Guidare dritto sembra abbastanza semplice, ma ci vuole una scienza seria e una tecnologia complessa per guidare perfettamente dritto, fare una curva e fermarsi con una precisione simile a un bisturi» dichiara l’azienda.
La maggior parte degli altri veicoli programmabili e le piattaforme build-a-bot non hanno infatti alcun sistema di controllo. Ciò significa che le ruote ruotano in base alla quantità di potenza che si invia ai motori ed è perciò impensabile guidare il robot fino a un punto specifico. Il sistema di controllo di Sphero RVR è ingegnosamente progettato in modo che ostacoli, interruzioni di percorso e superfici irregolari non influenzino l’esperienza di guida dell’utente.
La commercializzazione di Sphero RVR è prevista per ottobre 2019. Al momento l’azienda ha lanciato una campagna di raccolta fondi su Kickstarter che, come era facile immaginare, ha già raccolto più del necessario per poter finanziare la produzione industriale (su 150.000 dollari necessari, nel momento in cui scriviamo ne sono già stati raccolti oltre 460.000). Chi volesse accaparrarsene uno a prezzo ridotto può ancora finanziare il progetto prenotandone uno per 199 dollari: il prezzo di listino sarà invece di 249 dollari.