Per chi è nato con Star Wars c’è sicuramente stato un giorno in cui ha desiderato avere un R2-D2 in casa. D’altronde è simpatico, non sporca e risolve i problemi. La replica di Sphero è in parte un sogno che si avvera. Si tratta di un nuovo giocattolo identico all’originale fin nel minimi dettagli, se non fosse che è molto più piccolo (è alto 17 centimetri). Si controlla dallo smartphone e riproduce gli stessi suoni del suo fratello maggiore dei film, con tanto di carrello che estrae automaticamente il piede per stabilizzarne i movimenti.
Nelle ultime settimane abbiamo avuto l’opportunità di farlo scorrazzare in casa insieme a BB–9E, il droide dei cattivi che vedremo comparire per la prima volta in Star Wars VIII: Gli ultimi Jedi, nelle sale italiane dal 13 dicembre. Ecco le nostre impressioni.
R2-D2: com’è fatto
Come dicevamo si tratta di una replica fedele del personaggio dei film. Tutto in plastica, è alto un palmo di mano e toccandolo l’impressione che si ha è di un prodotto davvero molto robusto. I tubi di collegamento sono in gomma, così come le griglie intagliate sul corpo sono realmente aperte in quanto proteggono il piccolo speaker dal quale emette tutti i suoi classici suoni. La testa, come ci si aspetta, ruota su se stessa e ci sono anche i LED che si accendono e cambiano colore in base a ciò che ci dirà di volta in volta.
Nel momento in cui si farà camminare R2-D2, il sistema inclinerà automaticamente il corpo mantenendo le due “gambe” verticali: dalla base viene estratto il carrello centrale e i cingoli al di sotto dei “piedi”, in gomma, cominceranno a muoversi per permettere al robot di spostarsi in tutte le direzioni. Giocarci è davvero un piacere: è una replica perfetta del personaggio del film e ne esegue fedelmente tutti i movimenti, suoni e fischi compresi. Di diverso – ma necessario – rispetto all’originale c’è solo la presa microUSB, sul retro, che permette di ricaricare la batteria interna.
BB–9E: com’è fatto
BB–9E è invece un personaggio a noi nuovo in quanto, come detto, comparirà per la prima volta nel prossimo film in arrivo nelle sale a dicembre. E’ sostanzialmente la versione cattiva di BB–8, che compare in Star Wars VII e che Sphero aveva già realizzato in versione giocattolo proprio nel periodo di lancio del precedente film (ve ne avevamo parlato qui in occasione di una nostra prova). BB–9E è invece il droide dell’Impero.
L’uso così come i movimenti sono gli stessi di BB–8. Di nuovo c’è soltanto una base di “training”, che permette di giocarci sul posto, facendo ruotare la palla su se stessa in un punto: si tratta di un accessorio che abbiamo apprezzato perché permette di giocare con il robot senza farlo muovere in giro per la stanza.
L’applicazione è tutto
Per controllare i nuovi droidi (ma anche il vecchio BB–8) c’è una nuova applicazione: si chiama Star Wars App-Enabled Droids ed è disponibile gratuitamente sui rispettivi App Store di iPhone, iPad e dispositivi Android.
Inutile dire che senza app i giocattoli non funzionano. Si accendono automaticamente non appena uno dei dispositivi precedentemente collegati tramite Bluetooth si trova nelle vicinanze ed è solo attraverso l’applicazione che è possibile farli muovere, mandarli in perlustrazione, vederli interagire coi film e gestire insomma tutte le varie funzioni offerte (di cui vi parleremo tra poco). Non c’è insomma un pulsante on-off per tenerli “svegli” senza app, una mancanza che si fa sentire soprattutto quando non si gioca con i droid.
La modalità di gioco più bella, almeno per chi scrive, è infatti quella di Standby, specialmente con R2-D2, il droide per eccellenza che ha catturato i cuori dei fan già negli anni ’80 con i primi film. Lasciando semplicemente l’app aperta, il giocattolo resterà fermo sul posto e ma muoverà la testa, occasionalmente saltellerà sul posto ed emetterà i classici suoni del droide dei film: è insomma il compagno perfetto da tenere sulla scrivania durante le lunghe e snervanti giornate di lavoro.
Come funzionano
Giocare con i droidi è semplice. Nel caso di R2-D2 è necessario collegarlo alla rete elettrica tramite cavo mentre per BB–9E è sufficiente appoggiarlo alla base di ricarica wireless (anch’essa opportunamente collegata alla rete elettrica). Poi basta accendere il Bluetooth sul dispositivo, aprile l’app, cliccare su Connetti e attendere che la scansione rintracci i droidi nelle vicinanze (probabilmente durante la ricarica emettono degli ultrasuoni in quanto, al primo avvio, viene richiesto l’accesso al microfono per poter “ascoltare” questi suoni).
Si seleziona poi il droide con il quale si vuole giocare e si attende il caricamento dell’interfaccia, generalmente una manciata di secondi (la velocità di caricamento varia in base alla potenza del proprio dispositivo).
L’interfaccia di gioco si compone di 6 diverse schermate. La prima schermata è dedicata al controllo del droide. Una metà, quella sinistra, incorpora il joypad virtuale, per muovere quindi il giocattolo in tutte le direzioni. La seconda metà, quella destra, incorpora 9 diversi pulsanti che attivano altrettante azioni. C’è quella per farlo annuire (ovviamente a modo suo), per fargli dire di no, per farlo impazzire di gioia, farlo tremare di paura e il più bello di tutti, il tasto “suicidio”: una sola pressione e R2-D2 inizialmente griderà e successivamente, non potendo evitare il pericolo imminente, si butterà in avanti fingendo di spegnersi, ma muovendo poi continuamente i piedi se non lo si rialzerà tempestivamente. C’è poi un’area dedicata al controllo separato della testa, che potrà così ruotare di 360 gradi, e infine due tasti per farlo girare rapidamente o partire in avanti di scatto.
La seconda schermata è dedicata alla modalità pattuglia: avviando questa fase i robot cominceranno a muoversi liberamente per tutta la casa, facendo piccoli passi in maniera totalmente casuale in tutte le direzioni mentre emettono i classici suoni che li contraddistinguono. C’è anche l’opzione per far pattugliare il territorio contemporaneamente a tutti e tre i droidi (R2-D2, BB–8 e BB–9E).
La terza modalità permette di far percorrere ai droidi un percorso definito: l’area dello schermo è una sorta di tavola da disegno. Basta strisciare il dito sul display per disegnare un cuore, scrivere il proprio nome o qualsiasi altro simbolo per vederlo poi replicare dal droide nei movimenti sul pavimento.
La quarta schermata, denominata AR, permette di vivere un’esperienza tridimensionale e varia da droide a droide. Con R2-D2, ad esempio, esploreremo il Millennium Falcon, mentre con BB–9E ci troveremo all’interno dell’astronave Supremacy dell’Impero. In entrambi i casi vedremo i paesaggi tridimensionali dal punto di vista dei robot. Lo scopo del gioco è quello di scoprire tutti i vari punti di interessi dislocati lungo il percorso, ciascuno dei quali svelerà una chicca della saga.
La quinta modalità farà reagire i droidi ai film in riproduzione sul televisore (anche qui entra in gioco il microfono dei dispositivi). In determinate scene il sistema farà reagire i droidi, con espressioni di terrore nei momenti più concitati o con saltelli gioiosi nelle scene più allegre. Nel momento in cui scriviamo i droidi reagiscono con i film Star Wars IV: Una nuova speranza, Star Wars VII: Il risveglio della Forza e Star Wars: Rogue One. Prossimamente sarà aggiunto il supporto alle altre pellicole.
L’ultima schermata è dedicata alle impostazioni. E’ possibile regolare il volume dei suoni dei droidi e quelli dell’app, la velocità dei droidi, aggiornare il firmware e accedere al pannello di assistenza in caso di bisogno.
Prezzo al pubblico
Sphero R2-D2 è in vendita su Amazon per 199,99 euro. Sphero BB–9E costa 169,99 euro mentre BB–8 [costa 159,99 euro]