“Spectrum” non è il nome di un’applicazione Adobe ma il riferimento a linee-guida per le interfacce dei suoi software. La software house di San Jose (California) sta lavorando sulla versione 2 di Spectrum, con novità che dovremmo vedere a partire del prossimo anno.
La prima versione delle linee-guida Spectrum risale al 2013. In dieci anni i cambiamenti nei software Adobe sono stati tanti, complice l’ascesa delle piattaforme mobili e la possibilità di usare le applicazioni sul web, elementi che hanno portato a una clientela molto vasta e variegata. Firefly, l’IA generativa di Adobe, comporta ulteriori cambiamenti e un probabile allargamento della base di utenti.
Il “linguaggi visivo” di Spectrum 2 deve tenere conto di tante applicazioni, su più piattaforme, per più persone, princìpi che riguardano l’uso di icone, aspetti tipografici, colori, accessibilità, modalità di interazione e visualizzazione di dati.
Il software che terrà conto di Spectrum 2 promette di essere più intuitivo, piacevole da usare e maggiormente integrato con le piattaforme, tutto tenuto insieme da una base comune. una sorta di “Linguaggio” comune che dovrebbe rendere omogeneo il portafoglio prodotti.
Adobe riferisce di avere inziato a lavorare sull’evoluzione stilistica delle sue app nel 2021, abbozzando il futuro Spectrum, impresa per niente semplice tenendo conto che sono più di 100 le applicazioni uniche scritte da Adobe, in linguaggi diversi, e implementate in tantissime combinazioni di modelli di ingegneria.
Dopo le prime sessioni di brainstorming, con la collaborazione di designer, content strategist, ingegneri, prototipatori, ricercatori, esperti di accessibilità e colleghi del team Product Equity, Adobe ha diviso i partecipanti in gruppi più piccoli per concentrarsi su temi specifici come iconografia, tipografia, colori, brand, illustrazioni, accessibilità, product equity, personalizzazione, visualizzazione dei dati e gli altri elementi di cui tenere conto nel futuro di Spectrum.
La volontà è quella di far sentire l’utente “a casa”, rendere accessibili e inclusive tutte le esperienze, spiegando che queste ultime non devono essere solo funzionali, “ma anche piene di allegria”.
Sul blog aziendale Adobe spiega quali sono gli obiettivi adeguando rapporti di contrasto del testo e altri controlli, contenitori relativi a sfondi, tag di accessibilità, controlli da tastiera, stati di messa a fuoco e altri dettagli, separando ad esempio l’area di navigazione e quella di contenuto e creando “una gerarchia più consapevole”.
Le icone saranno visibili meglio, saranno cambiate alcune delle palette di colori usate dalle app, offrendo in generale maggiore contrasto e leggibilità per le icone, il testo e i componenti (come pulsanti e input di testo).
Adobe riferisce che Spectrum è tutt’ora in evoluzione e ha anche creato un sito dedicato dove è possibile comprendere le direzioni future dei prodotti desktop e mobile. I primi cambiamenti saranno visibili nelle nuove versioni di varie applicazioni che arriveranno nel 2024.
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