Due processori destinati a portare molto in alto le prestazioni dei Mac. Sono i nuovi processore M4 Pro ed M4 Max che Apple ha annunciato oggi assieme ai nuovi MacBook Pro M4.
Il più interessante perché visto per la prima volta oggi (anche se della sua esistenza si aveva già avuta notizia ieri per l’inopinata apparizione di una immagine sui server Apple) è il processore M4 Max.
M4 Max
M4 Max ha una CPU fino a 16-core, con fino a 12 performance core e quattro efficiency core. Apple lo descrive come fino a 2,2 volte più veloce della CPU di M1 Max, e fino a 2,5 volte più scattante rispetto al più recente processore per PC per l’AI.2 La GPU ha fino a 40 core per prestazioni fino a 1,9 volte più veloci dell’M1 Max e fino a 4 volte più veloci del più recente processore per PC per l’AI.2.
M4 Max supporta fino a 128GB di memoria unificata e fino a 546 Gbps di banda di memoria, quattro volte in più rispetto al più recente processore per PC per l’AI. Questo permette a chi sviluppa di interagire facilmente con modelli linguistici di grandi dimensioni che contengono quasi 200 miliardi di parametri.
Il media engine include due motori di codifica video e due acceleratori ProRes: la scelta ideale per chi lavora a livello professionale nel mondo video.
«Così – dice Apple i carichi di lavoro pesanti, come la riduzione del rumore nelle riprese video RAW in DaVinci Resolve Studio, possono essere eseguiti in tempo reale. Un processore che è la scelta perfetta per chi lavora in ambiti professionali quali data scientist, artisti 3D e compositori, che spingono sempre al massimo i flussi di lavoro».
M4 Pro
M4 Pro ha invece una CPU fino a 14-core che offre fino a 10 performance core e quattro efficiency core. È fino a 1,9 volte più veloce della CPU del chip M1 Pro, e fino a 2,1 volte più scattante rispetto al più recente processore per PC per l’AI.2.
La GPU fino a 20 core offre il doppio delle prestazioni grafiche rispetto al chip M4 ed è fino a 2,4 volte più scattante del più recente processore per PC per l’AI.2 «Questo enorme passo avanti – dice Apple in una nota – permette di sviluppare e testare app su più simulatori in Xcode in ancora meno tempo. E grazie al motore di ray tracing con accelerazione hardware migliorato nella GPU dei chip della serie M4, giochi come Control sono più coinvolgenti, e i professionisti del rendering 3D possono produrre immagini straordinarie in ancora meno tempo»
M4 Pro supporta fino a 64GB di memoria unificata e 273 GBps di banda di memoria, il 75% in più rispetto al chip M3 Pro, e il doppio rispetto a qualsiasi processore per PC per l’AI.3 Tutto questo, insieme al nuovo Neural Engine dei chip della serie M4, permette ai modelli on‑device di Apple Intelligence di funzionare molto rapidamente.
Thunderbolt 5
Tutti e due i processori, supportano la tecnologia Thunderbolt 5, che permette di trasferire dati con velocità che raggiungono i 120 Gbps, più del doppio rispetto a Thunderbolt 4. Chi lavora a livello professionale con formati di file di dimensioni più grandi in ambito AI, video, basi di codice e altro, può contare su M4 Pro, che offre prestazioni strabilianti e la leggendaria efficienza energetica dei chip Apple.
Processore M4
Il processore M4 è la versione di base. L’abbiamo visto su iMac e su Mac mini nella versione base.
Offre una CPU fino a 10-core, con quattro performance core e fino a sei efficiency core. È fino a 1,8 volte più veloce della CPU del chip M1, così il multitasking tra diverse app, come Excel e Safari, è molto fluido dice Apple.
La GPU 10 core offre prestazioni grafiche elevate fino a due volte più veloci rispetto al chip M1, rendendo ogni cosa, dall’editing fotografico al gaming su titoli AAA molto più scattante. Inoltre, il più veloce Neural Engine a 16 core è ottimo per le funzionalità di Apple Intelligence come Strumenti di scrittura e altri carichi di lavoro AI.
Tutti i Mac, anche quelli di base, forniti con il processore M4 hanno 16 GB di Ram. Oggi Apple, come spieghiamo altrove, ha anche aggiornato tutti i suoi MacBook Air con 8 GB di Ram a 16 GB di Ram. Una scelta per permettere loro di gestire con maggior fluidità le funzioni di Intelligenza Artificiale