Dopo l’annuncio ufficiale sembra che il destino di Sparrow a seguito dell’acquisto da parte di Google sia già segnato. The Verge ha raccolto alcune informazioni più dettagliate da fonti a conoscenza dei fatti, come ad esempio il prezzo pagato da Google, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 milioni di dollari.
Inoltre i timori degli utenti iOS e OS sembrano fondati: come confermato anche su AppStore, le attuali versioni di Sparrow resteranno a disposizione dell’utenza ma non verranno più aggiornate se non in occasioni di appurata gravità (come ad esempio gravi bug di sicurezza). Tradotto in maniera meno “politica”, le attuali App sono già oggi delle navi fantasma…
Un grosso punto interrogativo ora pende anche sull’applicazione dedicata ad iPad: il team ci stava lavorando da mesi ed aveva creato un apposito sito in cui gli utenti potevano iscriversi per rimanere informati sul lancio della versione per tablet. Non ci sono certezze ma, visto il futuro delle app esistenti, è legittimo ipotizzare che siamo già di fronte ad un progetto abortito.
Come evidenziato dallo stesso Dom Leca, il team di Sparrow verrà assorbito da quello di Gmail, con l’obiettivo di spostare tutti gli sviluppatori a Mountain View. L’acquisto da parte di Google può aver colto di sorpresa ma se pensiamo alla particolarità per cui Sparrow si era distinto, cioè l’essere stato progettato prima di tutto per la gestione di account Gmail, la mossa di Google appare perfettamente comprensibile. Nel corso del tempo poi Sparrow si è perfezionato diventando un ottimo client email per la gestione di diverse tipologie di account di posta, non solo Gmail, tanto da essere da molti preferito alla applicazione base Mail di iOS o di OS X.
L’ipotesi più attendibile è che Google intenda fare di Sparrow il client di posta di riferimento per Android, unificando i due diversi client email, uno dedicato a Gmail e l’altro per tutti gli altri account, su cui si è imperniata fino ad oggi la sua strategia. Non è detto che questo significhi che non vedremo mai più il codice di Sparrow per iOS; in fondo Google ha tutto l’interesse a mantenere i suoi servizi in versione iPhone e iPad, oltre che Mac, anche se il prodotto potrebbe essere ribrandizzato e modificato profondamente.
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