L’analisi relativa al secondo trimestre del 2014, svolta da SophosLabs, vede il primo posto occupato dagli Stati Uniti per quanto riguarda il volume di spam prodotto, mentre prendendo in considerazione lo spam prodotto procapite, ad aggiudicarsi l’assai poco ambita medaglia d’oro è la Bulgaria. Più virtuoso il nostro Paese, che si assesta al decimo posto in termini di produzione di spam procapite e al quarto posto per quanto riguarda invece il dato volumetrico.
Questi dati non vogliono essere un atto di accusa nei confronti dei paesi ai vertici delle classifiche: spesso infatti, lo spam nasce da computer infettati da malware e quindi questi “primati” poco onorevoli non sono correlati a comportamenti deliberati o fraudolenti da parte dell’utente, che è spesso all’oscuro dell’attacco subito dal proprio dispositivo. Quasi tutto lo spam analizzato dai SophosLabs per stilare le classifiche del Dirty Dozen Spamionship proveniva, infatti, da computer che potrebbero essere sati usati per uno o più comportamenti fraudolenti.
Benché le classifiche traccino un quadro fosco della situazione, nel secondo trimestre di quest’anno ci sono stati alcuni segnali incoraggianti: per esempio, il dato relativo ai primi dieci paesi in termini di produzione di spam procapite è sensibilmente diminuito rispetto al primo trimestre dell’anno.
Poco rosea invece la situazione del nostro Paese: se nel primo trimestre del 2014 l’Italia non compariva nella sporca dozzina dei Paesi che producono più spam procapite, in questo trimestre invece l’Italia si posiziona al decimo posto. Anche il dato volumetrico indica un peggioramento: la posizione in classifica resta infatti invariata (quarto posto), ma rispetto ai primi 3 mesi del 2014 il dato è passato da 4,3% a 5,2%.
La Bielorussia ha ceduto il primo posto nella classifica dello spam procapite alla Bulgaria mentre la Svizzera, che finora sembrava ai margini dell’allarme spam, compie un significativo balzo in avanti e si piazza al terzo posto. Male anche i cugini d’oltralpe: la Francia entra per la prima volta in classifica occupando il quinto posto dello spam procapite.
Fuori dai confini europei va sottolineato, che gli Stati Uniti che occupano inevitabilmente il primo posto nella classifica per volume a causa dell’elevata popolazione, non erano mai apparsi nel ranking procapite, mentre in questo trimestre fanno il loro ingresso al dodicesimo posto.