Dispositivi di Apple saranno usati nella missione di SpaceX del 15 settembre che porterà in orbita per la prima volta nella storia un equipaggio composto esclusivamente da civili.
Le 4 persone a bordo indosseranno Apple Watch Series 6 e useranno iPhone 12 Pro e iPad mini, dispositivi sfruttati per una serie di esperimenti sulla salute per esaminare l’impatto del volo spaziale sul corpo umano.
Lo riferisce Appleinsider spiegando che l’equipaggio della storica missione Inspiration4 eseguirà una serie di studi ed esperimenti sulla salute nei tre giorni che vedranno il Falcon 9 che porterà la capsula Dragon in orbita intorno alla Terra (collocati a 575 km di quota), partendo dal Kennedy Space Center in Florida.
La società aerospaziale collabora con il Translational Research Institute for Space Health (TRISH) del Baylor College of Medicine e studiosi della Weill Cornell Medicine (scuola di specializzazione della Cornell University) su un progetto che prevede la raccolta di ambientali e biomedici, così come campioni biologici dai quattro civili che saliranno sulla capsula Dragon.
Durante la missione, l’Apple Watch raccoglierà dati per uso ricerca relativi all’ECG, sul movimento, sonno, frequenza e ritmo cardiaco, saturazione di ossigeno nel sangue, rumori acustici nell’abitacolo e intensità della luce. I membri dell’equipaggio effettueranno test di valutazione cognitiva usando un software per l’iPad mini utilizzato in studio di ricerca finanziati dalla NASA.
L’iPhone 12 Pro è associato con la sonda di monitoraggio a ultrasuoni Butterfly IQ per elaborare ecografie degli organi dell’equipaggio, senza bisongo di assistenza da terra.
Altri test prevedono la raccolta e l’esame di gocce di sangue usando un biosensore VFI (Vertical Flow Immunoassay), valutazioni dell’equilibrio e della percezione e la raccolta di campioni biomedici.
Il volo è sponsorizzato dal giovane milionario Jared Isaacman, che sarà il comandante della missione; Insieme a lui viaggeranno Hayley Arceneaux (a persona con protesi a sperimentare l’assenza di gravità), Chris Sembroski (da lungo tempo impegnato con l’associazione ProSpace) e la dott.ssa Sian Proctor che da anni conduce esperimenti in condizioni di micro-gravità.