325$ di sovvenzione per un iPhone? La voce circolata nei giorni scorsi negli Usa è stata accolta con grande scetticismo dai siti americani che sembrano non credere alle stime attuate dalla società di analisti Oppenheimer, ma in realtà la voce secondo cui Cupertino ricava dalla vendita di un telefono una cifra tanto alta potrebbe essere esatta. Per capire perché basta fare qualche conto, partendo dal costo che l’iPhone avrà in versione non sovvenzionata, noto per il fatto che in Italia questo prezzo è stato reso pubblico.
Un iPhone da 8 GB verrebbe pagato da At&T, se le informazioni sono corrette 199 dollari (caricati sul cliente) più altri 325$, pagati in forma di sovvenzione. In totale si tratta di 524$, ovvero 340 euro, al cambio di questi giorni. Se ai 340$ si aggiunge un 10% di costi di importazione e localizzazione, da sempre ricaricati sui prodotti che Apple esporta in Europa, un altro 10/12% di profitto per il gestore che vende il terminale e il 19% delle tasse (mai incluse nei prezzi americani), si arriva a 489 euro, un risultato sorprendentemente (ma a questo punto non troppo) simile ai 499 euro del costo che l’iPhone 3G da 8 Gb avrà in Italia quando privo di sovvenzioni. Consideriamo che i 100$ di differenza tra un iPhone 3G da 8 GB e uno da 16 GB si traducono in circa 65 euro e si comprenderà come anche i 569 euro di vendita del modello top entrino praticamente (arrotondamenti e variabili a consuntivo) alla perfezione in questo schema.
Apple, dunque, ‘rapina’ i gestori di telefonia mobile costringendoli a versare circa il 60% in più di quanto normalmente versano per un telefono sovvenzionato (200$)? No, semplicemente continua a trarre da iPhone lo stesso profitto che traeva quando ricavava una percentuale dal canone versato dai clienti, diverso è solo il modo con cui lo fa e gli stessi gestori saranno ben felici di pagare.
Come noto At&T versava, secondo le voci più accreditate, mediamente 10$ al mese per ciascun cliente iPhone, in pratica 240 dollari su due anni, soldi che ora Apple non riceverà più ma che si limita ad incassare al momento della vendita del telefono. Quei soldi restano in tasca al gestore. Visto che At&T ha anche aumentato di 10$ la tariffa minima mensile del canone stesso, in pratica rispetto all’accordo precedente l’operatore mobile americano incassa 480$ in più per ogni cliente iPhone spendendo 325$ di sovvenzione. Per questo dicevamo poco più sopra che, almeno nel caso americano, l’operatore mobile sarà ben lieto di pagare la sovvenzione ‘monstre’ ad Apple.
Sarà lieto di pagare anche perché, almeno stando agli analisti, un prezzo più basso in fase di acquisto incentiva i clienti a comprare il telefono, rendendo sopportabile il prezzo più alto per il possesso. In pratica molta gente tenderà a comprare l’iPhone più volentieri o non pensando che alla fine sarà come se avesse speso 430$ per il telefono (199+240 di aumento del prezzo del canone di base) invece che 399$ del modello 8GB Edge, o ritenendo che la rateizzazione del costo maggiorato, sia più sopportabile. Insomma, prezzo d’acquisto più basso, più clienti; più clienti più contratti e più soldi, che potrebbero diventare anche moltissimi di più visto che è statisticamente provato che gli utilizzatori di iPhone spendono più degli altri.
Questo modello, stando ai calcoli iniziali, dovrebbe essere in vigore anche in Europa e in Italia dove l’iPhone sarà sovvenzionato massicciamente da Vodafone e Tim. Unica variante rispetto agli Usa potrebbe essere la messa in vendita di un iPhone senza contratto, ciò per andare incontro alle particolari esigenze del nostro mercato. In questo caso a rimetterci potrebbe essere solo l’operatore mobile che con l’iPhone con ricaricabile corre il rischio che il cliente gli sfugga o comunque non spenda abbastanza e con certezza per i mesi successivi; comunque il rischio riguarda solo un mancato guadagno, non una spesa che non saranno in grado di recuperare visto che il telefono non sarà sovvenzionato. Apple da parte sua invece non dovrà preoccuparsi troppo. La sua percentuale, grazie al costo di 499 o di 569 euro per i telefono con ricaricabile, sarà in cassaforte. E in anticipo e senza rischi di sorta.