Il progetto del nuovo Apple Store Piazza del Liberty è piaciuto fin dalle prime presentazioni ufficiali ed ora finalmente arriva il via libera della Soprintendenza. La trattativa tra lo studio dell’archistar Norman Foster e la Soprintendenza è durata ben 15 mesi, come si apprende da Il Corriere della Sera. Un lungo confronto necessario per assicurare che il progetto non solo si inserisca senza problemi nello storico e nel vissuto di Milano, ma valorizzi ulteriormente un luogo centrale un po’ sottovalutato e meno conosciuto, per esempio rispetto alle vicinissime Piazza del Duomo e Galleria Vittorio Emanuele II.
Intervistata dal quotidiano Antonella Ranaldi, Soprintendente alle Belle arti, Paesaggio e Beni archeologici, spiega che «La preoccupazione principale era rendere più lieve possibile l’invaso con la scalinata, perché rimanesse più spazio per la circolazione» Ricordiamo che Apple Store Piazza del Liberty sorgerà sotto la superficie della piazza e vi si accederà con un ampia scalinata. Sopra la struttura sarà sormontata da due grandi parallelepipedi alti fino a 7 metri ricoperti con cascate d’acqua. Per caratteristiche e importanza si tratterà con ogni probabilità del primo negozio portabandiera Apple nel nostro Paese, allo stesso livello con il cubo di cristallo di New York e gli altri store più importanti installati nelle principali città nel mondo.
Ma come già emerso nelle scorse settimane ed ora ufficialmente confermato con il sì definitivo, il progetto di Apple e Norman Foster è stato apprezzato proprio perché mira a valorizzare la piazza in cui sarà realizzato e tutte le immediate vicinanze, fino a diventare un nuovo polo di attrazione per i milanesi e non solo, il tutto nel rispetto della storia e dell’architettura locali. Questi dettagli fondamentali emergono anche nelle dichiarazioni della Soprintendente «Gli elementi naturali dell’acqua – che contraddistingue molte piazze milanesi – e della grotta, con questa discesa nel sottosuolo, riprendono poi il tema delle architettura ipogee e dei giardini rinascimentali».
Le motivazioni al via libera per l’Apple Store Piazza del Liberty guardano al rispetto dell’esistente, della tradizione e della storia, ma puntano alla Milano del presente e soprattutto del futuro «Abbiamo giudicato positivamente un progetto di trasformazione che può trasformare [Piazza del Liberty, ndr] in luogo di aggregazione. Ed è interessante che a far incontrare le persone sia Apple, cioè chi produce quella tecnologia che siamo portati a pensare ci renda più soli».
La promozione del progetto Apple Store Piazza del Liberty da parte della soprintendenza è a pieni voti «È una lezione, una strada da seguire per trasformare le piazze in luoghi di cultura». Antonella Ranaldi traccia un paragone con Piazza Gae Aulenti definita come «L’esempio riuscito: ci si arriva dal nodo Garibaldi con le scale mobili per poi ridiscendere. È il tema della città futura portata nella dimensione dei centri storici». Secondo i piani trapelati negli scorsi giorni i lavori per il restyling della piazza e la costruzione del nuovo Apple Store potrebbero iniziare già nei primi giorni del 2017.