Sony non riesce ad ingranare nel mercato smartphone e tablet ed è costretta a cambiare le sue previsioni di vendita, che gli costeranno – a stima – crca 2.1 miliardi di dollari di perdita entro la fine dell’anno fiscale in corso. L’azienda aveva puntato molto sul rilancio della su divisione mobile, grazie alla spinta dei dispositivi Xperia, ma i risultati commerciali tardano ad arrivare e l’azienda è dovuta correre ai ripari e modificare al sua strategia di mercato in divenire.
“La strategia globale per il segmento mobile è stato rivisto per ridurre il rischio e la volatilità, e per fornire profitti più stabili a seguito di un cambiamento significativo nel mercato e l’ambiente competitivo del business mobile” sono le parole di Sony per giustificare il cambio di direzione: l’azienda si concentrerà solamente su una fascia di mercato di dispositivi premium ad alta marginalità, abbandonando i dispositivi di fascia medio bassa, dove probabilmente l’azienda ha sofferto la concorrenza dei marchi che sanno garantire dispositivi low cost particolarmente competitivi.
Nonostante le buone prospettive e prodotti spesso lodati dalla critica, le basse vendite dei dispositivi Sony espongono un punto debole non da poco della strategia industriale di Sony, che fatica ad emergere nell’attuale mercato tecnologico, incalzato dalla concorrenza non solo di Apple ma anche degli emergenti marchi cinesi, che spopolano soprattutto nei paesi asiatici.