Con la Sony RX100M2 l’azienda giapponese ripropone la ricetta che ha reso vincente la precedente Sony RX100, la compatta evoluta che al momento rappresenta senza alcun dubbio l’ideale “giusto mezzo” (forse non al giusto prezzo) di questo segmento di mercato, segmento che da alcuni anni tenta di proporre fotocamere di dimensioni compatte capaci di performance premium.
Abbiamo testato come sempre la Sony RX100M2 nell’utilizzo quotidiano, provandola in diverse situazioni di ripresa reale e non in un test di laboratorio, e possiamo tranquillamente confermare i pareri positivi e le lodi che questa fotocamera ha raccolto nel corso del tempo. Sony è stata in grado di realizzare una fotocamera capace di rappresentare l’ideale equilibrio fra qualità e compromesso.
Per scoprire nel dettaglio le nostre impressioni potete proseguire nelle prossime pagine qui di seguito.
Sony RX100M2: il restyling di un successo
Le differenze principali della Sony RX100M2 rispetto al modello precedente sono poche ma interessati: abbiamo un nuovo sensore CMOS Exmor R da 1 pollice con 20.2 megapixel effettivi, capace di migliori performance in scarsità di luce; connettività Wi-Fi ed NFC per controllare la fotocamera da remoto e per il trasferimento di immagini e di video senza fili, e lo slot per la slitta a caldo (non presente nel modello precedente), utile per poter utilizzare altri accessori.
Resta al suo posto la pregevole lente zoom l’obiettivo Carl Zeiss Vario-Sonnar F1.8 – 4.9, 28-100mm con rivestimento T con fattore di ingrandimento fino a x3,6, versatile e comodo in ogni situazione, ed una capacità di registrazione video in Full HD fino a 50fps.
Dal punto di vista costruttivo la Sony RX100M2 è una vera e propria compatta, dotata di dimensioni letteralmente tascabili, capace di infilarsi comodamente nel taschino di una giacca o nella tasca di una borsetta. L’obiettivo si ritrae all’interno del corpo rivelando un ingombro minimo, all’interno di una ghiera che può essere comodamente utilizzata per diversi funzioni, come per modificare l’apertura dello scatto o lo zoom, a seconda delle impostazioni del menu e alla modalità di scatto.
Ergonomicamente la costruzione è solida ed efficace, se si esclude lo sportello per la batteria e la scheda USB, che pare sempre pronto a rompersi non appena lo si apre. Molto versatile lo schermo inclinabile (non sensibile al tocco) verso l’alto e verso il basso, che consente la composizione dell’inquadratura anche nel caso di soggetto posizionati in prospettiva scomoda, alzando la fotocamere al di sopra della propria testa oppure verso il basso.
Incluso anche un flash integrato pop up, posizionato forse in maniera poco comoda: ci si troverà spesso ad impugnare la fotocamera appoggiando il dito proprio sullo slot del flash, impedendone così l’uscita, ma è un problema che si risolve con l’abitudine.
Sony RX100M2: qualità oltre le compatte
Diversamente dalle altre fotocamere dotate delle stesse dimensioni, grazie al sensore da 1 pollice, ad una sensibilità ISO da 150 a 25.600 e alla luminosa lente Zeiss da f/1.8 consente performance qualitative nettamente superiori alle fotocamere della concorrenza nella maggior parte delle situazioni, soprattutto le situazioni di scarsa luminosità, dove le classiche punta e scatta sono spesso in difficoltà.
Da questo punto di vista la Sony RX100M2 brilla particolarmente: nella maggior parte delle occasioni è possibile fare a meno del mediocre flash integrato, affidandosi alle capacità della fotocamera nel riprendere la scena anche con risorse luminose minime, con risultati eccellenti anche dove le reflex meno recenti faticavano fino a qualche anno fa.
Questo grazie anche a numerosi accorgimenti software capaci di spremere il sensore Exmor da 20.2 MP, a volte ovviamente a discapito dei dettagli e mostrando qualche artefatto eccessivamente elaborato, ma in grado nel complesso di salvare lo scatto in tantissime situazioni, in particolare sfruttando il formato RAW che renderà facilmente recuperabili molti più dettagli in post produzione.
Parlando delle immagini, la qualità dei dettagli, la gamma dinamica disponibile, la reattività dello scatto e la versatilità della fotocamera non deludono e consentono di ottenere risultati fino a pochi anni fa inimmaginabili per una compatta, in alcune situazioni riuscendo a rivaleggiare con alcune reflex senza timore di smentita. La combinazione sensore dimensionato e lente luminosa consentono anche effetti sfocato e un piacevole bokeh, possibilità per la maggior parte delle volte proibite alle classiche compatte, che non sono dotate delle stesse potenzialità tecnologiche per poter ottenere risultati dello stesso genere.
A questo vanno aggiunti numerose impostazioni software: sono disponibili tantissime modalità di scatto, oltre alla classiche PASM, due diverse modalità automatiche, e alcune modalità scena, da selezionare in casi specifici, cui si aggiungono 13 effetti immagine creativa per sbizzarrirsi. In alcuni casi la ricchezza della impostazioni ed opzioni software lascia forse un po’ spiazzati e contribuisce a generare un po’ di confusione, fra menu, sotto menu, opzioni e impostazioni, tanto da rendere confusa e poco razionale la gestione delle impostazioni, soprattutto per chi è abituato a menu e impostazioni essenziali, prive di fronzoli ed eccessi.
Sony RX100M2: conclusioni
Dal punto di vista complessivo non è però facile valutare questa Sony RX100M2, soprattutto alla luce del prezzo, 750 euro a listino, tutt’altro che “compatto”. Se vista dalla prospettiva economica, la Sony RX100M2 mostra infatti tutti i suoi limiti: Sony infatti – come abbiamo evidenziato – è stata in grado di realizzare una fotocamera capace di rappresentare l’ideale equilibrio fra qualità e compromesso; osservando il prezzo però non possiamo non notare soprattutto i compromessi.
Alla stessa cifra e spesa ci si trova di fronte infatti ad un ampio ventaglio di possibili alternative, che vanno da una reflex entry level a diverse mirrorless di numerosi sistemi, come le Micro Quattro Terzi di Panasonic e Olympus, le NEX di Sony stessa, le entry level di Fujifilm serie X oppure altre compatte di qualità, come la Ricoh GR.
Si tratta di fotocamere che, sacrificando più o meno la portabilità, sanno offrire qualcosa in più rispetto alla Sony RX100M2, come lenti intercambiabili o sensori più grandi e perfomanti, che rendono nel complesso la qualità delle immagini superiore a quella ottenibile dalla compatta evoluta di Sony. Per quanto superiore alle compatte, una fotocamere con sensore da 1 pollice e ottica fissa non può comunque rivaleggiare con la versatilità e completezza del sistema Micro Quattro Terzi, con il sensore APS-C della serie X-Trans di Fujifilm o della Ricoh GR.
In definitiva la Sony RX100M2 è una fotocamera capace di offrire buoni risultati in tutto ma di non eccellere in niente se non nel rapporto dimensioni/performance; è l’ideale via di mezzo per chi è alla ricerca di una fotocamera capace di garantire qualità e performance superiori a tutto campo, dovendo però venire incontro ad inevitabili compromessi.
Se si desidera una fotocamera che sia prima di tutto una compatta e che sappia offrire performance di qualità in tutte le situazioni, la Sony RX100M2 è probabilmente ad oggi una delle migliori scelte possibili, insidiata solo dalla Ricoh GR. Se invece si desidera una fotocamera che sappia innanzitutto offrire performance di qualità in tutte le situazioni senza essere necessariamente una compatta, allora per 750 euro è possibile avere di meglio. Qui di seguito inseriamo una galleria di immagini scattate con la fotocamera in prova.
Pro
Massima portabilità e comodità d’uso
Qualità immagine migliore della maggior parte delle compatte
Ottima lente luminosa e sensore esteso
Contro
Prezzo eccessivo