Via i PC, dentro i Mac e anche i fax. Sono le soluzioni adottate da Sony Pictures come contromisura per fermare gli atti di pirateria con i quali nei giorni scorsi sono stati sottratti dai suoi archivi mail, sceneggiature film che ancora devono uscire in sala, messaggi scambiati dai dirigenti, buste paghe di dipendenti ed ex dipendenti e altro ancora
TechCrunch ha ottenuto qualche informazione sulle condizioni di lavoro dopo la disavventura che costerà all’azienda milioni di dollari e un tecnico che preferisce rimanere anonimo spiega: “In un certo senso siamo tornati indietro di dieci anni”. Sony ha tagliato tutti i servizi a rischio, eliminato dai server mail la funzione che permette di allegare documenti ai messaggi, eliminato applicazioni di messaggistica e in alcuni casi persino confiscato i computer. “Alcuni hanno dovuto stampare e inviare via fax i documenti” dice ancora la fonte.
Secondo un dipendente, alcuni computer non erano aggiornati da anni e molti dispositivi presentavano seri problemi di sicurezza, come confermato da esperti di sicurezza che poche settimane addietro avevano monitorato firewall e altri dispositivi di rete.
Interessante notare che dai vari computer mandati in pensione, sono stati esclusi i Mac: “Coloro che usano i Mac non sono stati interessati dai problemi” dice ancora la fonte, confermando inoltre che la maggior parte del lavoro viene svolto da iPad e iPhone.
Secondo il governo USA, dietro gli attacchi in questione potrebbe esserci la Corea del Nord: questa la conclusione cui sarebbero giunti funzionari dell’intelligence statunitense, secondo il New York Times.