Il tentativo di Sony di diventare il terzo attore nel mercato smartphone passa da Europa e Giappone, evitando per ora il mercato cinese e quello USA. La strategia è stata dettagliata dell’attuale CEO dell’azienda nipponica – come riportato da Reuters – che avrebbe deciso al momento di escludere una più aggressiva strategia negli USA e in Cina. Hirai invece vuole focalizzare la sua strategia di business sul Vecchio Continente e sul mercato Giapponese, una scelta che a prima vista parrebbe avere una sua logica.
Al momento circa il 60% delle vendite di smartphone Sony vengono da Europa e Giappone: in Europa Android – il sistema operativo che Sony ha scelto per i suoi smartphone – è tradizionalmente più forte delle piattaforme rivali ed è probabile che la società possa riuscire a trovare maggiore spazio per i suoi Xperia. Allo stesso modo in Giappone il brand degli smartphone Xperia ha riscosso un buon successo, superiore alla linea Galaxy di Samsung.
Diversamente gli USA sono il Paese in cui Android è più in difficoltà, mentre in Cina al momento Sony ha faticato a trovare spazio fra Samsung e i produttori locali, ottenendo un riscontro poco significativo. E’ però difficile pensare anche un’azienda possa riuscire a conquistare ampie fette di mercato trascurando il primo e il secondo mercato smartphone in termini numerici a livello mondiale. Inoltre anche in Giappone gli ultimi trimestri hanno visto un’ascesa importante di iPhone, culminata nell’accordo con NTT DoCoMo che contribuirà a portare via visibilità all’azienda di casa, forse un po’ troppo fiduciosa a proposito dei suoi attuali mercati di riferimento.