[banner]…[/banner]
Sony ha annunciato un nuovo sensore fotografico CMOS retro illuminato in grado di leggere simultaneamente le informazioni di ogni pixel e dotato di ciò che viene chiamato “global shutter”. Finora la società ha fatto funzionare la sua tecnologia solo in un sensore da 1,46 milioni di pixel, ma la novità ha un potenziale molto significativo e rivoluzionario.
Il sensore è in grado di leggere le informazioni contemporaneamente da ogni singolo pixel perché ogni pixel include un proprio convertitore analogico-digitale (ADC) integrato in un “chip inferiore”, che è sovrapposto ad un “top chip” contenente i pixel attivi e fotosensibili. Ciò consente a tutti i pixel esposti di essere letti simultaneamente, anziché sequenzialmente riga per riga come avviene con i sensori CMOS tradizionali che contengono molti meno ADC.
Questa lettura aggregata, la caratteristica chiamata global shutter, evita la diffusa distorsione dell’otturatore dovuta al ritardo causato dal fatto che ogni riga di pixel viene registrata una dopo l’altra, difetto conosciuto come rolling shutter.
Nella maggior parte dei chip esistenti, gli oggetti che si muovono velocemente diventano deformati mentre avanzano attraverso il fotogramma, poiché i pixel nella parte superiore del sensore sono stati letti prima rispetto a quelli nella parte inferiore. Questo può anche portare a bande visibili sotto determinati tipi di illuminazione artificiale. Il global shutter dovrebbe risolvere entrambi questi problemi.
Si tratta di un grande passo avanti verso la produzione di sensori di qualità fotografici. I chip con “global shutter” necessitano solo di un otturatore elettronico per registrare immagini di riprese in rapido movimento non distorte, vantano la possibilità di utilizzare altissime velocità dell’otturatore elettronico con il flash e sono in grado di funzionare in condizioni di illuminazione a fluorescenza a LED, senza il problema delle bande.
Potrebbe passare del tempo prima che uno di questi sensori sia pronto per l’uso in una fotocamera standard, ma si tratta comunque di un grande passo in avanti per la tecnologia dei sensori fotografici e per la soluzione ai problemi di rolling shutter che da sempre affliggono i sensori CMOS.