Con i sistemi informatici paralizzato in tutto il mondo, i dirigenti Sony hanno rispolverato vecchie e più semplici tecnologie per far fronte al momento di urgenza dovuto al recente hack. Secondo il Wall Street Journal e il New York Times queste “vecchie” tecnologie comprendevano un blocco di appunti, una macchina per i pagamenti manuale, e anche una scorta di BlackBerry ritrovati nelle cantine di Sony.
I BlackBerry sono stati consegnati ai dirigenti Sony, che li hanno utilizzati per riprendere l’attività di emailig via posta elettronica, grazie al fatto che i BlackBerry erano ancora impostati per utilizzare i propri server, piuttosto che quelli violati da Sony. Sono stati utilizzati anche per l’invio di aggiornamenti al personale della società usando messaggi di testo, che si sono fatti strada attraverso l’azienda sfruttando un albero di collegamenti telefonici imbastito per l’occasione. Ricordiamo che Sony, sempre per evitare problemi e il rischio che gli spioni fossero ancora al lavoro, hanno usato dei Mac e sono persino tornati al caro vecchio Fax.
Secondo quanto riportato dal New York Times, inizialmente i dirigenti Sony hanno semplicemente sottovalutato l’hack, considerandolo nient’altro che un fastidio che avrebbe rallentato il loro lavoro per qualche giorno o settimana. Ora invece l’azienda ha cambiato prospettiva su di esso; il ripristino dei sistemi è il primo obiettivo all’ordine del giorno, ma probabilmente si tratta anche dell’ultima delle preoccupazioni. Una volta ripresa l’operatività sarà importante per Sony capire fino a che punto gli hacker si sono spinti, oltre a quanti e quali dati sono riusciti a sottrarre ai server Sony.