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Recensione Sony Cyber-shot RX10, la bridge per foto di qualità

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Dopo aver rivoluzionato la fascia di mercato delle compatte con l’introduzione della Sony Cyber-shot RX100 ed i suoi “eredi”, Sony ha tentato la stessa strada anche sulla fascia di mercato delle fotocamere bridge, tradizionalmente indirizzate a chi desidera un apparecchio più avanzato e completo, senza però dover ricorrere ad un DSLR, con tutte le conseguenze in termini pratici ed economici che ne conseguono. Ecco dunque arrivare sul mercato la Sony Cyber-shot RX10 (su Amazon a 889 euro): come la sorella minore, acclamata dalla stampa specializzata, la fotocamera vorrebbe rappresentare uno spartiacque nella tradizione delle fotocamere bridge soprattutto dal punto di vista tecnico, offrendo performance e specifiche superiori a qualunque proposta attuale. Macitynet ha avuto la possibilità di testare la nuova digicamera Sony, per verificarne le capacità e le potenzialità e per capire se ancora una volta riesce a confermare il buon momento innovativo di Sony, l’azienda che negli ultimi 3 anni ha forse più di ogni altra osato nel settore della fotografia.

La RX10 vista di fronte: evidente lo stile DSLR, sebbene sia più compatta nel complesso

Sony Cyber-shot RX10: Ergonomia e Controlli

Con il corpo robusto, realizzato in lega di magnesio, la Sony Cyber-shot RX10 si presenta con tutte le classiche caratteristiche di una bridge; impugnatura in stile DSLR, con l’ergonomica protuberanza sulla destra e dimensioni non modeste, ma tutto sommato contenute ed in linea con molte concorrenti. Il feeling che se ne ricava maneggiandolo è molto positivo; si ha la sensazione di avere tra le mani un prodotto solido e ben costruito e anche non così massiccio come alcune bridge di altri produttori, nonostante sia necessario comunque impugnare la fotocamera con due mani. Certamente non siamo di fronte a un dispositivo che possiamo pensare di portarci in giro in tasca, ma nonostante tutto non sembra così scomoda da mettere in una borsa o una valigia.

Sul fondo è presente l’alloggiamento della batteria, intelligentemente separato da quello dedicato alla memory card, posizionato invece sulla parte destra, così da poter estrarre la scheda di memoria anche durante l’utilizzo con un treppiede. A sinistra sono collocate le interfacce audio, video, microfono, HDMI ed anche USB . Purtroppo nella confezione non c’è un caricatore per la batteria separato e sarà necessario procedere alla ricarica collegando direttamente in cavo USB alla fotocamera, oppure acquistare un caricatore separatamente.

A parte il selettore della modalità di scatto, i comandi della Sony Cyber-shot RX10 sono posizionati tutti sulla destra: sul fronte superiore il tasto di accensione, tasto di scatto e il bilanciere per lo zoom, un tasto dedicato esclusivamente a compensare l’esposizione, oltre ad un tasto funzione, cui si aggiunge un comodo display a cristalli liquidi che fornisce informazioni sulle impostazioni della fotocamera, utile per avere i dati salienti a colpo d’occhio. Sul retro, il comodo display da 3 pollici snodabile verso l’alto ed in basso, un mirino elettronico OLED, una click wheel per la selezione ed una ghiera ad incasso posizionata verso l’alto, tasto menù, AEL, tasto funzione, tasto riproduzione e tasto per cancellare. In alto il tasto dedicato ai video.

 

L’obiettivo zoom è massiccio; incorpora una comodissima ghiera di selezione, che può essere utilizzata – a scatto o in maniera continua, a seconda delle preferenze dell’utente – per selezionare l’apertura del diaframma. Una seconda ghiera più esterna, si può sfruttare per zoomare manualmente o per sfruttare la messa a fuoco manuale; la scala delle focali sul barilotto ci dice quale focale equivalente al 35mm si sta usando. Nell’utilizzo comune la Sony Cyber-shot RX10 offre tutto quello che ci si potrebbe aspettare da una bridge di qualità e una grande ergonomia con comandi a portata di pollice, semplici da utilizzare e di rapida selezione.

Oltre ad essere robusta e solida, la fotocamera è resistente agli spruzzi, polvere ed intemperie, caratteristiche che la rendono ottimale in ogni condizione di scatto. La taglia della Sony Cyber-shot RX10 è però adeguata agli amanti della comodità dell’impugnatura e dei controlli; da questo punto di vista capace di garantire il feeling di una DSLR.

Ecco lo zoom esteso fino alla sua focale massima equivalente ai 200mm

Sony Cyber-shot RX10: Performance e qualità d’immagine

Dimensioni e architettura “fisica” a parte, è nelle performance che la Sony Cyber-shot RX10 si distingue da tutte le altre bridge: Ulizza lo stesso sensore da un pollice di diagonale già visto nella Sony Cyber-shot RX100 M2 (che abbiamo recensito qui) e l’ha abbinato ad un lente Vario Sonnar Carl Zeis con estensione focale da 24mm a 200mm, dotata di apertura massima costante f/2.8 lungo tutta l’estensione dello zoom, dotato anche di stabilizzatore ottico per prevenire le vibrazioni.

Grazie a queste caratteristiche la Sony Cyber-shot RX10 può vantare performance ineguagliate da qualunque bridge attualmente sul mercato, così come accaduto in precedenza per le compatte con l’uscita sul mercato della Sony Cyber-shot RX100. L’ampio sensore è abbinato al processore Bionz X, ed in grado di restituire immagini dettagliate e ricche di dinamismo e cromaticità, soprattutto a bassi valori ISO.

Avvicinandosi al soggetto, è possibile ottenere un apprezzabile effetto sfocato. Molto buona la gamma dinamica in condizioni ottimali, così come i dettagli In condizioni di scarsità di luce, il sensore si mostra capace di raccogliere ed elaborare con abilità la luce della scena, limitando il rumore ed i disturbi ed offrendo sempre risultati più che soddisfacenti. A questo si aggiunge l’ottima lente: grazie alla sua apertura costante f/2.8 sarà possibile contenere l’aumento dei valori ISO (e conseguentemente del rumore) anche condizioni di scarsità di luce.

Un vantaggio non da poco soprattutto nell’utilizzo dello zoom: sarà possibile avere a disposizione un’ampia gamma focale, dai 24mm di grandangolo massimo fino ai 200mm del teleobiettivo più spinto, sempre con lo stesso grado di luminosità, senza quindi doversi accontentare di un apertura più ridotta, come succede con la stragrande maggioranza delle bridge in commercio. Questo fa della Cyber-shot RX10 un prodotto molto versatile.

Dal punto di vista degli ISO, con un range da 125 (100 e 80 in pull) fino a 12600,  la fotocamera Sony si conferma di buona qualità, con file utilizzabili fino a 1600 ISO, anche se l’abbattimento del rumore inizia ad essere visibile già ad 800 ISO, soprattutto nelle texture di più difficile risoluzione. Oltre i 1600 ISO l’appiattimento dei particoli e dei dettagli rende le immagini eccessivamente soft e poco invitanti, interessanti probabilmente solo per la condivisione online. L’autofocus fa il suo dovere, ma non è certo il più veloce sulla piazza, soprattutto sulle lunghe focali e in poca scarsità di luce.

L’obiettivo in sé si conferma di qualità; è molto nitido e dettagliato in sia al centro che ai lati dell’immagine. Unico difetto che ci sentiamo di rilevare nella componente, è forse un’eccessiva lentezza nell’estensione dello zoom, che non può essere spostato manualmente ma solo elettronicamente. In alcuni casi la pigrizia nel passare da una focale all’altra, potrebbe far perdere l’attimo in alcune scene.

Considerando l’attuale mercato delle bridge, ad oggi un’estensione da 24mm a 200mm appare molto limitata, soprattutto considerando alcune fotocamere concorrenti che possono arrivare ben oltre questo range di ingrandimento. Si pensi per esempio alla Fujifilm FinePix S1, che possiede un’estensione da 24 a 1200mm; in confronto a questi apparecchi, per la Sony Cyber-shot RX10 il termine “superzoom” è forse poco adatto. Ma per alcuni aspetti, la scelta appare comprensibile: con un sensore da un pollice ed una lente con apertura f/2.8 costante, implementare un zoom maggiore avrebbe fatto lievitare le dimensioni della fotocamera, sacrificando ulteriormente peso e dimensioni.

L’apertura costante f/2.8 e il sensore da un pollice consentono di ottenere un effetto sfocato più evidente ed efficace rispetto alle fotocamere bridge tradizionali, soprattutto sfruttando le focali più lunghe: la Sony Cyber-shot RX10 si dimostra anche un’ottima macchina fotografica per i ritrati, capace di isolare sufficientemente il soggetto e ricreare un buon effetto bokeh.

Lo zoom e l'apertura f/2.8 rende la RX10 ottima per i ritratti, con apprezzabile effetto bokeh In ogni caso è bene non pretendere troppo. L’accoppiata lente sensore inevitabilmente perde colpi se confrontata con sistemi a lenti intercambiabili come fotocamere M4/3 e soprattutto APS-C, dove le dimensioni del sensore sono in grado di realizzare sfocato e bokeh più pronunciati anche con lenti meno luminose.

Infine è disponibile anche la connessione Wi-Fi, di semplice utilizzo, che consente il trasferimento delle immagini wireless, ma anche il controllo della fotocamera via smartphone, utilizzando l’applicazione Sony Playmemories, disponibile su App Store e su Google Play. Purtroppo le opzioni per lo scatto da remoto sono limitatissime: è possibile zoomare, scattare, gestire flash e zoom. Nient’altro. Sicuramente una grossa lacuna rispetto ad altre fotocamere, in grado di offrire maggiori controlli.

Sony Cyber-shot RX10: Conclusione

Non è facile dare un giudizio univoco sulla Sony Cyber-shot RX10; trattandosi di una fotocamera unica nel suo genere, che trova solo ora, a diversi mesi dall’uscita, la prima concorrente nella Panasonic FZ1000, dotata di zoom più potente (fino a 400mm), stesso sensore da un pollice ma lente da f/2.8 a f/4, debutto che ha spinto Sony ad abbassare il prezzo della sua fotocamera, collocando a circa 900/950 euro.

Nonostante le premesse e nonostante le performance eccellenti di questa Sony Cyber-shot RX10, il prezzo potrebbe ancora sembrare eccessivo per una fotocamera bridge: con lo stesso investimento si potrebbero tranquillamente acquistare una DSLR o una mirrorless entry level con un obiettivo zoom (sempre entry level) aggiuntivo, tandem che potrebbe garantire sicuramente migliore qualità d’immagine e più possibilità creative grazie alla capacità di realizzare uno sfocato più pronunciato e un bokeh più efficace, viste le caratteristiche maggiormente elevate dei sensori APS-C o mirrorless delle succitate fotocamere a lenti intercambiabili.

D’altra parte è anche importante considerare l’intero pacchetto: per avere una fotocamera a lenti intercambiabili con un’estensione focale disponibile da 24mm a 200mm e apertura costante f/2.8 sarebbe necessario spendere molto di più di 900 euro, visto che l’apertura costante richiede investimenti molto elevati sugli zoom. Inoltre la Sony Cyber-shot RX10 include anche diverse funzionalità, come la resistenza agli spruzzi e alla polvere, il filtro densità neutra e le ottime performance video, non presenti in molte fotocamere avanzate, caratteristiche che sommate l’una all’altra rendono l’apparecchio molto completo ed ideale per chiunque sia alla ricerca di una fotocamera completa, in grado di offrire performance di ottimo livello e un soddisfacente pacchetto di caratteristiche tecnicamente avanzate.

A prescindere dalla prospettiva da cui la si osserva, sicuramente la Sony Cyber-shot RX10 è lontana dal poter essere considerata una fotocamera “definitiva”. E’ sicuramente la miglior fotocamera bridge in commercio in termini di qualità d’immagine e performance video (anche se per un giudizio definitivo è necessario attendere una prova sul campo della Panasonic FZ1000) ed è la fotocamera bridge che più si avvicina in termini qualitativi ad una DSLR o ad una mirrorless a lenti intercambiabili. Rispetto a queste ultime però la RX10 esce sconfitta, soprattutto in termini di qualità d’immagine, visto anche il prezzo necessario per poter acquistare il dispositivo.

Per concludere, possiamo consigliare la Sony Cyber-shot RX10 a tutti coloro che sono intenzionati ad acquistare una bridge all’eccellenza ma non non hanno esigenze di uno zoom particolarmente potente e non sono interessati a maneggiare diversi obbiettivi. Per chi invece è alla ricerca di una fotocamera con un buon rapporto qualità prezzo, a parere di scrive è meglio rivolgersi ad un sistema a lenti intercambiabili, DSLR o mirrorless.

La Sony Cyber-shot RX10 costa 889 euro su Amazon. Prezzi simili si trovano presso molti rivenditori Internet

Pro

  • Ottima qualità costruttiva
  • Lente con apertura costante f/2.8
  • Ottimi risultati con i file JPG
  • Zoom da 24 a 200mm, capace di coprire molte necessità
  • Resistente ad acqua, gelo e polvere
  • Presenza di filtro a densità neutrale, molto utile
  • Comandi manuali molto comodi nell’utilizzo
  • Modalità di scatto creative ed automatiche affidabili
  • La miglior bridge in termini di qualità

Contro

  • Sensore inferiore DSLR a molte Mirrorless
  • Difficile ottenere sempre ottimi risultati di sfocato e bokeh
  • Limiti in scarsità di luce e ad alti ISO
  • Ingombrante e pesante come e più di alcune DSLR
  • Zoom limitato se confrontato con molte altre bridge
  • Controllo remoto da wi-fi scarno
  • Prezzo elevato

 

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