Sony ha acquistato lo stabilimento di produzione di chip di Nintendo in Giappone, lo Tsuruoka presso Yamagata, che verrà destinato alla produzione di sensori CMOS, usati nelle macchine fotografiche digitali. Lo scopo di Sony sarà quello di portare la produzione di wafer dall’attuale cifra di 60 mila al mese fino alla cifra di 75 mila.
L’operazione conferma l’interesse da parte di Sony di continuare ad impegnarsi nel settore e nella produzione di sensori, area di business che appare sempre più importante per l’azienda Giapponese, che si è ormai ritagliata una posizione di primo piano all’interno del mercato ed oggi resta il primo attore al mondo, fornendo le sue tecnologie a molti dei principali marchi, fra cui la stessa Apple, che ha utilizzato componenti Sony per equipaggiare i suoi dispositivi iOS, oppure la stessa concorrente Nikon, che ha commissionato a Sony la produzione dei sensori per le fotocamere ammiraglie nella sua linea di reflex. Anche Olympus, che produce alcune delle migliori macchine fotografiche micro quattro terzi, usa sensori Sony. Ma è il business della telefonia casual, quella che ruota intorno ai cellulari, a spingere Sony ad investire.
L’azienda di Tokyo prevede la crescita della domanda per quanto riguarda i suoi sensori CMOS all’interno del mercato mobile: grazie alla crescita e alle vendite di smartphone e tablet è probabile che l’azienda possa trarre beneficio nella richiesta delle componenti da parte dei clienti, con la possibilità di poter lavorare a pieno regime nella produzione dei suoi sensori CMOS, investendo in tecnologia, ricerca e sviluppo.