Tidio, azienda che sviluppa strumenti per “customer experience”, ha commissionato un sondaggio interrogando 1200 persone in merito alla loro visione del futuro. Dal sondaggio emergono dati interessanti e anche sconcertanti: il 60% dei laureati è preoccupato che AI di varia natura possano rubare loro il lavoro o rendere la loro esistenza irrilevante. Le persone che hanno risposto, ritengono che lavori quali: cassieri, autisti, traduttori ma anche addetti alla contabilità, addetti alle pulizie, camerieri e baristi siano tra le professioni più a rischio.
Il 45% degli intervistati ha un’opinione positiva sulla possibilità che intelligenze artificiali (AI) possano prendere il controllo dell’economia. Il 32% non sembra curarsi di possibili abusi o usi improprio dei robot (c’è chi ritiene che in futuro bisognerà riconoscere la personalità giuridica ai robot, aprendo possibilità di avere una gamma completa di diritti e doveri su base contrattuale e persino il “diritto di famiglia, con la conseguenza che un giorno potremmo interrogarci su cosa effettivamente significhi essere membro di una società).
Il 40% è persino attirato dall’idea di fare sesso con un robot-umanoide. Il 39% ritiene possibile una futura “relazione romantica” con una intelligenza artificiale, con una forte discrepanza tra uomini e donne: gli uomini sembrano più aperti all’idea di “dormire” con un robot (48%) e innamorarsi di una IA (elemento ipotizzato come possibile dal 43% degli uomini).
L’intelligenza artificiale è pericolosa? Il 57% degli intervistati è convinto che non dovremmo preoccuparci; potenziali pericoli sono percepiti riguardo a tecnologie utilizzabili per commettere crimini o per influenzare il mercato del lavoro. Il 95% ritiene che l’IA aiuterà le grandi aziende e multinazionali ad automatizzare le loro attività commerciali ma solo il 70% ritiene che l’IA renderà migliori le vite delle persone comuni. Altri dettagli del sondaggio sono disponibili a questo indirizzo.
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