Se siete interessati ai risultati della prossima consultazione elettorale, saprete anche per effetto delle leggi in vigore in Italia non sarà più possibile diffondere sul territorio nazionale sondaggi dalla prossima settimana dalla fine della prossima settimana, 15 giorni prima dell’apertura dei seggi. Ma a quanto pare chi pubblica su iPhone o un iPad è esente da questa restrizione visto che SWG, uno dei maggiori istituti di sondaggio nazionale, ha lanciato oggi una nuova versione di Politicapp, la sua applicazione iOS (ma c’è anche per Android) con la quale promette di fornire ogni giorno da qui al 26 febbraio dati ed informazioni sulle elezioni nazionali e regionali «con – si legge – intenzioni di voto proiezioni sulla ripartizione dei seggi, analisi, approfondimenti e risultati».
Come SWG abbia potuto ottenere il permesso di vendere un’applicazione che promette di fare quel che tutti gli altri media non possono fare, lo si apprende dal filmato che vede sotto: secondo l’Autority che si occupa di far rispettare la normativa sulle comunicazioni, tablet smartphone non sono quegli strumenti di comunicazione di massa ai quali si riferirebbe l’articolo 8 della legge 28/00, quella che proibisce, appunto, la diffusione dei sondaggi a 15 giorni di distanza delle elezioni e questo perché, dice una mail di chiarimento,un’app può essere fruita unicamente «da un target definito di clienti paganti che cioè abbiano deciso di acquistarla».
L’applicazione (realizzata dalla specialista Applix) è divisa in cinque sezioni: l’orientamento dell’opinione pubblica rispetto al “fatto del giorno”; le intenzioni di voto riferite a Camera, Senato e singole regioni; gli orientamenti degli italiani sull’agenda politica nazionale; fiducia e appeal di candidati e partiti in base a parametri di attualità e costume; infine, una sintesi in quattro numeri-chiave dell’orientamento dell’opinione pubblica sui principali temi socio economici del paese. I dati veicolati con la nuova App offriranno una sintesi del complesso lavoro di rilevazione ed elaborazione condotto dal team di professionisti di SWG, coordinati dal direttore scientifico Enzo Risso. L’elaborazione dei dati è curata da Rado Fonda, Alex Buriani e Alessandra Dragotto.
Lasciamo agli esperti il compito di spiegare perché la distinzione forgiata da Agcom, un canale satellitare, un giornale, un mensile o un sito Internet premium che offrano gli stessi sondaggi facendoli sempre pagare al lettore finale, non possano farlo mentre un’app sì e qualcun altro il compito di valutare se contano di più nell’opinione pubblica, qualche centinaio di migliaia di copie di un giornale comprato in edicola o una trentina di milioni di dispositivi su cui l’app può girare. Qui ci limitiamo a puntare chi è interessato al programma di SWG, sottolineando alcuni caveat pubblicati nelle note: dopo il 26 febbraio pubblicherà altri contenuti con differenti modalità, in base all’agenda politica; il costo dell’app non può essere rimborsato in alcun caso, come dire che se per caso l’Agcom dovesse cambiare opinione sul fatto che i 30 milioni di dispositivi, circa, in tasca agli italiani non sono un mezzo di comunicazione di massa, e bloccasse la diffusione dei sondaggi, SWG non sarà in grado di restituire il costo della stessa.
Politicapp, programma Universal, si scarica da qui e costa 9,99 euro