Pochi giorni addietro la Commissione europea ha reso noto “Fit for 55“, pacchetto con il quale l’esecutivo UE ha predisposto la roadmap per tradurre in pratica il Green Deal per accelerare la transizione verde. Non sono mancate recriminazioni da chi si preoccupa per le emissioni della produzione di energia elettrica, le emissioni della produzione di batterie e i biocarburanti “sostenibili”… come se la produzione di automobili convenzionali, l’estrazione di idrocarburi, il loro trasporto, raffinazione, liquefazione, rigassificazione e distribuzione, o perdite di metano in pozzi, gasdotti e motori non avesse mai comportato disastri ambientali e problematiche legate alle emissioni, per non parlare di altri inquinanti legati combustione (NOx e particolato) causa solo in Europa di centinaia di migliaia di morti ogni anno secondo l’Agenzia europea dell’ambiente.
Per rispondere a varie questione, l’organismo indipendente International Council on Clean Transportation (ICCT) ha studiato le emissioni prodotte nel ciclo di vita di tutte le tecnologie, rilevando dati in quattro aree geografiche, per tutti i tipi di veicoli e tutte le tecnologie: benzina, diesel, a combustione interna (ICEV), ibrido (HEV), ibrido plug-in (PHEV), veicoli elettrici a batteria (BEV) e elettrici a celle a combustibile H2 (FCEV).
Le conclusioni (qui i dettagli) non lasciano dubbi: nelle 4 aree geografiche e per tutti i segmenti. Nel 2021 e, ancora di più, nel 2038: solo i BEV (nell’intero periodo dal 2021 al 2038) e i FCEV (solo quando l’elettricità è quasi al 100% rinnovabile), saranno quelli realmente utili alla “decarbonizzazione del trasporto”, consentendo una minore dipendenza dai combustibili fossili attraverso la riduzione percentuale del carbonio contenuto nel combustibile utilizzato nei veicoli.
Il grafico che alleghiamo qui si riferisce solo all’UE e ad un segmento di veicoli ma i dati sono siili anche per altre aree geografiche. Le auto a benzina e diesel producono le stesse emissioni, circa 250 grammi/km; nello scarico emettono mediamente “solo” 160 grammi ma produzione e manutenzione contribuiscono all’emissione di altri 30 g e dal pozzo al serbatoio, l’industria petrolifera emette circa 50-60 g, per un totale di 250 g/km.
Lo studio conclude che solo i veicoli BEV contribuiscono alla riduzione delle emissioni già adesso, fino al 66% in media in Europa nel 2021, dove emettono circa 80 g/km . Si arriverà a oltre l’81% nel 2038, con emissioni di 40g/km , quando quasi tutta l’elettricità sarà rinnovabile. E bisogna anche tenere conto che nel 2050, quando tutta la fornitura di elettricità sarà rinnovabile, anche la produzione sarà (quasi) a emissioni zero.