Per Edward Snowden la nuova versione di iOS 8 non danneggerà in alcun modo la lotta alla criminalità, come invece ipotizzato dal capo della FBI. Snowden ha partecipato, da remoto, ad un’intervista durante il New Yorker Festival, esponendo le sue opinioni sul alcune tematiche legate alla privacy degli utenti.
Snowden ha respinto le affermazioni di chi sostiene che l’aumento della sicurezza della crittografia su iOS farà male alla lotta al crimine. Anche con la crittografia, secondo Snowden, i funzionari di polizia possono ancora fare richiesta di un “mandato” che darà loro l’accesso completo al telefono di un sospetto, ottenendo così la chiave per i dati crittografati. Inoltre, aziende come Apple, AT&T, e Verizon, possono essere citate in giudizio per ottenere i dati in loro possesso.
Il chiarimento di Snowden segue forse l’equivoco nato dal falso presupposto che i dati contenuti all’interno dei nuovi (e vecchi) dispositivi della Mela siano totalmente inaccessibili – come affermato da Apple – ma non per chi agisce in nome della legge. Se da una parte questo non arrecherà danno alla lotta contro il crimine, dall’altra sottintende che nessuno, nemmeno Apple, potrà vietare agli organi governativi, di ottenere quelle informazioni.
Snowden ha anche consigliato a tutti colori che tengono alla propria privacy di liberarsi di Dropbox e, allo stesso modo, di stare lontano da servizi come Facebook e Google: anche se hanno migliorato la loro sicurezza, restano servizi “pericolosi”. Affermazione abbastanza ironica considerando che Snowden ha realizzato la sua intervista usando Google Hangout. Qui di seguito l’intera intervista a Edward Snowden.