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Snoopy: il software per droni volanti che ruba le password

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Proprio così: un gruppo di hacker londinesi ha sviluppato un particolare drone volante in grado di rubare tutti i dati presenti su uno smartphone. Ma com’è possibile tutto questo?

Sostanzialmente, il drone integra un software denominato Snoopy che gli consente di intercettare quel particolare segnale che emettono smartphone e tablet quando cercano una connessione Wi-Fi. Una volta captato il segnale (grazie al quale, per via del chip GPS, viene segnalata la posizione geografica del dispositivo) il drone più vicino si “inserisce” nella comunicazione facendo credere all’utente di essere collegato alla rete wireless: in realtà sarà connesso al drone che in pochi attimi memorizzerà tutte le attività eseguite sul dispositivo fino a quel momento, compresi quindi dati sensibili quali account e relative password, carte di credito, abitudini quotidiane, luogo di lavoro, e via dicendo.

Fortunatamente il drone è stato progettato unicamente per dimostrare ai consumatori di dispositivi mobili quanto siano vulnerabili i propri dati, anche se la National Security Agency degli Stati Uniti ha dichiarato di utilizzare già da tempo una tecnologia simile per tenere sotto controllo i cellulari. Sebbene non sia nata per scopi malevoli, questa nuova modalità di hacking dovrebbe essere presa in seria considerazione, visto che negli USA recentemente un giudice federale ha annullato il divieto di utilizzare i droni volanti alle grandi aziende quali ad esempio Facebook e Amazon rispettivamente per aumentare gli accessi Web e consegnare pacchi.

Ad ogni modo il drone volante abbinato al software Snoopy non è il principale problema: secondo un recente studio, circa il 50% degli utenti rendono pubblica la data del proprio compleanno, la propria email o il luogo dove lavorano, che sono sostanzialmente le principali informazioni utilizzate per il furto di identità; inoltre, gli utenti utilizzano sempre la stessa password per più account diversi, quadruplicando la facilità con cui i malintenzionati possono violarli.

In un mondo che indirizza sempre di più l’utente verso il social networking e la relativa condivisione di tutto ciò che accade nella sua vita, possiamo darvi soltanto qualche consiglio prima di preoccuparvi di fantascientifici droni che rubano password: utilizzate password diverse per ogni account, almeno per quelli più importanti dove risiedono carte di credito o altri dati sensibili, ma soprattutto evitate di condividere con il mondo intero tutto ciò che vi capita durante il giorno: concentratevi semplicemente nel viverlo.

 

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