Con il MacBook da 12 pollici, Apple aveva già messo il primo piede in una strada, recentemente confermata dai nuovi MacBook Pro, dove il celebre connettore MagSafe cessa definitivamente di esistere.
La particolarità di tale sistema, per chi non ne fosse a conoscenza, risiede nel fatto che il cavo di alimentazione è tenuto in sede magneticamente: in questo modo – spiegava Jobs nel 2006 al MacWorld Expo di San Francisco – se viene tirato accidentalmente, il connettore si sfila in modo sicuro, senza danneggiarsi o far cadere il computer.
I nuovi computer Apple dovranno quindi rinunciare a questa funzione sfruttando il più comune cavo USB C per l’alimentazione, a patto che non facciano un piccolo investimento con l’acquisto di Snapnator, un interessante accessorio pensato proprio per questa tipologia di prese e che riporta in vita i vantaggi del MagSafe.
Si dovrà unicamente convivere con una presa leggermente sporgente, ma con queto piccolo componente il cavo di alimentazione torna ad agganciarsi e sganciarsi magneticamente. Rispetto ad altre soluzioni concorrenti – vedi il BreakSafe di Griffin – Snapnator supporta anche la ricarica a 87W necessaria per i più esigenti MacBook Pro da 15 pollici. Ovviamente può funzionare anche con ChromeBook, Google Pixel e tutti i dispositivi dotati di presa USB C.
Snapnator ha già riscosso un incredibile successo: la campagna di raccolta fondi lanciata su Kickstarter ha infatti superato in poche ore il budget minimo necessario per avviare la produzione industriale. I primi fortunati acquirenti hanno potuto approfittare dell’offerta e prenotarne uno per soli 19 dollari: tutti gli altri sono comunque ancora in tempo per contribuire al progetto e riceverne uno a partire da gennaio 2017 per soli 29 dollari.