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Snapheal Pro, recensione dell’app che cancella oggetti dalle foto e le fa più belle

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Snapheal Pro di MacPhun (36,24 euro sul sito dello sviluppatore) si presenta con premesse interessanti. Si tratta di una evoluzione della versione precedente, apprezzata e molto venduta su Mac App Store, che si occupa di fotoritocco e come la precedente regola colori, luminosità, tinta, rimuove oggetti ed imperfezioni, ritaglia e condivide sui social network le immagini. Offre però prestazioni superiori, nuovi strumenti (come un pennello sfocatura), un algoritmo di cancellazione degli oggetti ottimizzato e una funzione plug in per Photoshop Elements, Aperture e Lightroom.

Sulla carta si tratta, quindi, di una sorta di tuttofare che permette di migliorare le immagini utilizzando un solo prodotto in maniera facile ed intuitiva, questo anche grazie ad una interfaccia semplificata e lineare che dovrebbe agevolare, anche grazie a cursori e anteprime live tutto il processo rendendolo trasparente anche ai neofiti. Ma riesce a fare tutto questo? Abbiamo provato a scoprirlo nella nostra presa di contatto.

Snap Heal Pro: com’è fatto
Come accennato Snapheal Pro è il diretto discendente, potenziato, dell’omonima versione 1.0 sviluppata da MacPhun, una società che si è fatta largo sia con applicazioni Mac che con applicazioni per iOS, nel mondo del trattamento delle foto digitali: sono suoi programmi come FX Photo Studio Pro e ColorStrokes (recensito da Macitynet quando ancora si chiamava Color Splash Studio).

Le novità, a prima vista rispetto alla versione precedente non sono molte: l’interfaccia, interamente tradotta in Italiano, è rimasta sostanzialmente la stessa e molto famigliare per chi conosce le altre app. Anche le funzioni non sono cambiate. Di fatto l’applicazione svolge due distinte funzioni: migliora le immagini e cancella imperfezioni ed oggetti. Il miglioramento delle immagini è suddiviso in due pannelli. Nel primo, denominato “Ritocca”, abbiamo la possibilità di operare su elementi dell’immagine grazie ad uno strumento pennello e ad una maschera, nella seconda regoleremo interamente l’immagine. Questi due pannelli hanno sostanzialmente le stesse possibilità di regolazione grazie dei cursori che consentono di modificare i colori (temperatura, tinta, saturazione, tonalità) la luce (luminosità, contrasto, ombre, punti luce, chiarezza) e di agire separatamente sul mix dei colori primari oppure la sfocatura.

La seconda funzione, molto richiesta da parte di chi tratta immagini in digitale, è quella di eliminare oggetti dalle immagini. Snapheal Pro offre diverse opzioni in questo ambito ed è questo l’elemento di maggior interesse, probabilmente, per la maggior parte di coloro che acquisteranno l’applicazione. Partiamo perciò da quest’ultima per capire come opera e quanto è in grado di aiutare l’appassionato di fotografia digitale nel migliorare le sue immagini.

Cancella imperfezioni e oggetti
Come detto, questa funzione è una delle più interessanti per chi ama la fotografia digitale. L’idea di poter eliminare un’automobile da un panorama, un ospite indesiderato in una foto di gruppo, una cartaccia su un monumento, è sicuramente qualche cosa che alletta tutti. Con vecchie versioni di Photoshop e di altre applicazioni si trattava di una operazione molto complessa e anche dopo ore di lavoro si ottenevano risultati molto scarsi, ora con software più recenti è tutto più rapido e anche più semplice almeno dal punto di vista tecnico perché i risultati possono essere da ottimi ad improponibili e questo, spesso, indipendentemente dalla qualità dell’applicazione; anche usando Photoshop CC che oggi sul mercato è forse il prodotto di maggior potenza e intelligenza in questo ambito (intorno alla funzione content aware sono state costruite molte demo di Photoshop) usando gli strumenti automatici si rischia di rovinare la foto invece che di migliorarla.

Dopo avere utilizzato Snapheal Pro per alcuni giorni possiamo dire che dal punto di vista dei risultati e anche della semplicità d’uso non ha molto da invidiare al più costoso prodotto di Adobe. L’interfaccia è molto chiara con pochi bottoni: abbiamo la possibilità di dipingere la maschera di cancellazione o di seguirne il contorno con il lazo. Disponiamo di uno strumento timbro per clonare le textures e di due tipi di opzione.

Una ci permette di scegliere la modalità di cancellazione (twister per cieli e nuvole, Shapeshift, per oggetti più grandi, Wormhole, per oggetti più piccoli), una la precisione (da normale a massima passando per alta). Il livello di precisione influenza la velocità al pari della superficie da cancellare dalla foto. Ma che tipo di risultati otterremo? Diciamo che tutto dipende,dal tipo delle immagini: foto che sono caratterizzate da textures regolari, senza eccessivo contrasto e punti di luce, con sfondo che non presenta elementi complessi da ricostruire, una volta ritoccate (magari con un po’ di aiuto del timbro) saranno pressoché perfette, specialmente se gli elementi da cancellare non sono di eccessive dimensioni.

Nel caso ci siano textures complesse e il fondo che sta dietro all’oggetto ha un disegno non regolare (come potrebbe essere, a titolo di esempio, una tovaglia a fiori), quando sulla foto esistono sorgenti luminose che determinano forti contrasti di illuminazione gli esiti possono essere deludenti. Problemi derivano anche da oggetti di grandi dimensioni e magari collocati anche in primo piano, come potrebbe essere un’automobile su un panorama. È bene però dire che la colpa non è di Snapheal Pro, ma del fatto che allo stato attuale della tecnologia non esiste un software in grado di comprendere come potrebbe essere una parte mancante di una foto; il sistema opera leggendo i pixel circostanti e cerca di riprodurre la stessa trama, usando la stessa intensità di luce e tinta per colmare lo spazio designato

Più grande è l’oggetto e più grande sarà anche il campo di analisi con il rischio che nella parte rimossa verranno trascinati elementi spuri. Anche Photoshop, che pure è un prodotto molto più costoso e potente, di fatto fa la stessa cosa, tanto che Adobe consiglia l’utilizzo su oggetti che si trovano su fondo uniforme. In termini pratici con Snapheal potremo ottenere risultati eccellenti quando tenteremo di cancellare fili della luce che si stagliano su un fondo colorato, come un cielo, persone in lontananza, elementi collocati in genere su piani con colori a gradazione neutra e uniforme. Snapheal funziona per la stessa ragione in maniera eccellente quando viene usato per rimuovere imperfezioni alle foto come piccole macchie o imperfezioni della pelle.

L’applicazione di Macphun in questo ambito offre praticamente tutto quel che serve in fatto di strumenti per un controllo pressoché perfetto con strumenti regolabili. L’importante è conoscere i limiti generali della tecnologia; se proverete a cancellare un autobus in primo piano parcheggiato davanti al Colosseo oppure a rimuovere un vostro amico che fa “cucu” a un metro dell’obbiettivo mentre scattate una foto di gruppo, sappiate che non esiste un’applicazione che sarà in grado di assistervi.

Gli strumenti di regolazione
Snapheal Pro offre anche un’ampia gamma di strumenti di regolazione delle immagini, Con esse potremo modificare le immagini attuando una post produzione su quello che la fotocamera ha prodotto; a disposizione abbiamo vari strumenti, praticamente tutti quelli necessari, per modificare la luminosità, il contrasto, l’esposizione, la tinta, il rumore e così via. Snapheal Pro, in pratica, permette di operare con strumenti che in diretta, quindi senza attendere che vengano applicati gli effetti selezionati, modificano gli elementi chiave di una fotografia.

Chi ha usato altre applicazioni di fotoritocco non troverà nulla di nuovo nè di sconvolgente in questa funzione, anche se notiamo tra i pregi rispetto ad prodotti magari anche più completi e specializzati, la trasparenza dell’interfaccia che è molto chiara e amichevole e la velocità. Anche usando una macchina che non è propriamente un fulmine nè studiata per il trattamento di immagini in digitale come il nostro MacBook Air Core i5 da 1,6 GHz con 4 GB di Ram, abbiamo lavorato con effetti in tempo reale.

L’efficienza dell’applicazione nel trattamento delle immagini è legata a due fattori chiave: la qualità della foto originale (immagini di bassa qualità possono essere migliorate ma non rivoluzionate) e la pazienza che si ha nel provare varie soluzioni vista l’infinita serie di combinazione.

Probabilmente qualcuno che è in possesso di Photoshop Elements potrà comunque trovare più comodo usare quest’ultima applicazione visto che fornisce una soluzione automatica per migliorare l’immagine con un solo click, mentre Snapheal pro, non ha nulla del genere e si deve procedere cursore per cursore. In compenso quando si tratta di lavorare solo su parti dell’immagine usando la maschera nel pannello Ritocca, le cose sono forse più chiare e facili in Snapheal. Disponiamo infatti di un pennello con punta di dimensioni regolabili che permette di “dipingere” sulla zona che vogliamo modificare.

Gli altri strumenti e dettagli
Snapheal Pro offre alcuni altri strumenti che ne aumentano la flessibilità. In particolare abbiamo una funzione social per mandare le immagini ritoccate sui principali siti di condivisione come Twitter, Facebook o Flickr, un pannello che ci permette di confrontare le immagini prima e dopo le modifiche, e uno strumento di ritaglio. Da notare che Snapheal Pro, al contrario della versione precedente, opera anche come Plug in di Photoshop Elements, Aperture e Lightroom; richiamando il plug-in avremo la possibilità di utilizzare gli strumenti sulla stessa immagine che abbiamo aperto. Nonostante non sia una funzione indispensabile (probabilmente chi ha queste applicazioni per le qualiè stato studiato il plug i è già in grado di eseguire almeno alcune delle operazioni più caratteristiche ed interessanti di Snapheal Pro), è probabilmente un elemento in più per alcune particolari categorie di utenti che non vogliono avere a che fare con più applicazioni aperte.

Strumento di ritarglio dell'immagine

In conclusione
Snapheal Pro è un’applicazione interessante, costruita intorno ad un’interfaccia funzionale ed elegante, utile a tutti per gli appassionati di foto digitali che per pigrizia o perché sono neofiti o, semplicemente, perché non vogliono spendere il denaro necessario per acquistare prodotti più costosi e complessi.

La funzione più interessante è certamente la cancellazione di oggetti e di imperfezioni sulle immagini che opera nei limiti della tecnologia e del metodo (lo stesso usato anche da applicazioni molto prestigiose). È ottima per eliminare piccoli elementi dalle immagini ma può deludere se si devono cancellare grandi oggetti. Meno interessante perché più comune, è la parte di fotoritocco che comunque per chi non ha altre applicazioni simili a Snapheal Pro e non ha pretese eccessive può contribuire a trasformare l’applicazione di Macphun nell’unico strumento di ritocco di cui ha bisogno.

Molto interessante anche la velocità, ottima anche su macchine non propriamente al top come hardware. Unico limite serio di Snapheal Pro, oltre a quelli intrinseci della tecnologia di cancellazione delle immagini, è la mancanza di strumenti di ritocco automatici nei pannelli di miglioramento delle foto, il che può rendere tediosa l’applicazione delle modifiche

Pro
– Interfaccia moderna ed accattivante
– Operazioni semplici ed intuitive per la cancellazione degli oggetti
– Efficiente su oggetti di piccole dimensioni
– Dotazione della maggior parte degli strumenti per il neofita del fotoritocco

Contro
– Cancellare grandi oggetti può essere complicato ed inefficiente
– Manca la regolazione automatica negli strumenti di ritocco

Snapheal Pro costa 36,24 euro [link affiliato]. È possibile avere uno sconto del 20% usando il codice Superhero

 

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