Un’app presentata come destinata a rivoluzionare il mondo delle calzature e più in generale dell’e-commerce di tutto il mondo: nasce da un progetto italiano, iniziato nel 2016 e si chiama Snapfeet, un’applicazione che permette di provare le scarpe con lo smartphone e che sarà a breve lanciata sul mercato.
Si tratta di un’app gratuita per gli acquirenti di scarpe che permetterà di provare le calzature grazie alla Realtà Aumentata e di scoprire in pochi istanti la taglia corretta, realizzando la scansione in 3D del piede.
Gli sviluppatori evidenziano da un lato l’offerta di un servizio che risolva ogni problema al consumatore migliorandone l’esperienza in fase di acquisto, dall’altro un concreto aiuto al settore calzaturiero, soprattutto il mercato dell’e-commerce, altamente penalizzato a causa del problema della taglia, variabile estremamente soggettiva.
In effetti il mercato online delle calzature è rimasto indietro in Italia come nel resto del mondo rispetto alla crescita esponenziale della vendita degli e-commerce in tutti gli altri campi.
Il consumatore infatti è più restio a comprare un paio di scarpe online e preferisce andare ancora nei negozi tradizionali proprio perché ha la possibilità di provare la misura e quindi la comodità della calzatura.
Snapfeet è presentata come “la risposta reale a questi problemi”, un progetto che si basa sulla Realtà Aumentata, sulla scansione del piede senza punti di riferimento e sull’algoritmo di Fitting che permette di provare le diverse misure. Secondo quanto riferiscono gli sviluppatori, basta inquadrare il piede e con tre foto e il software consiglierà al consumatore la taglia più confortevole ed evidenzierà eventuali criticità.
I resi, cioè le scarpe invendute, hanno un impatto notevole sulle aziende a livello economico ma incidono negativamente anche a livello ambientale. Secondo i creatori dell’app la riduzione dei resi coinciderà con una diminuzione anche delle emissioni inquinanti contribuendo a salvaguardare l’ambiente.
L’app che si appresta ad essere lanciata sul mercato, è presentata come utile anche per il commercio offline. Anche il negoziante infatti la potrebbe introdurre nel suo store, in modo da provare la scarpa “contactless”, ovvero senza contatto. In tempi di Covid-19 questo rappresenterebbe un’ulteriore risoluzione al problema dell’igiene e del distanziamento sociale anche in un negozio fisico.