In occasione dell’annuale Snapdragon Technology Summit – evento in occasione del quale sono state presentate, tra le altre cose, le piattaforma mobile Snapdragon 865 e Snapdragon 765 e 765G per smartphone – Qualcomm Technologies ha risposto ad almeno uno dei problemi prima menzionati, presentando una i nuovi processori Snapdragon 7c e 8c più economici che consentiranno ai produttori di offrire computer portatili con chip Qualcomm a prezzi più bassi.
I PC dotati di chip Snapdragon soffrono tipicamente di due problemi: applicazioni non ottimizzate per i processori Qualcomm e costi mediamete più alti rispetto a soluzioni con processori Intel. Non mancano ad ogni modo i vantaggi, come ad esempio la grade autonomia, la connettività 4G LTE di serie, il design leggero e sottile.
Lo Snapdragon 8c ha come target PC tra i 500 dollari e 699 dollari, è un SoC che integra un processore Kryo 490 a otto core costruito a 7 nanometri e motore grafico Adreno 675. Il produttore parla di prestazioni fino al 30% superiori rispetto allo Snapdragon 850, il chip di riferimento precedente per questo tipo di computer. Il SoC è alla base di quello che Microsoft ha sfruttato per creare il chip personalizzato SQ1, “cuore” di Surface Pro X.
Lo Snapdragon 8c integra il modem Snapdragon X24 LTE e questo secondo Qualcomm offre velocità di picco in download fino a 2 Gbps. I produttori di computer possono così sfruttare i modem della piattaforma Snapdragon X55 e relative tecnologie 5G.
Lo Snapdragon 7c rappresenta il SoC entry-level, che consentirà ai produttori di offrire macchine da 499 dollari o meno. Il chip octa-core è costruito con processo da 8 nanometri, vanta una CPU Kryo 468, una GPU Adreno 618 e un modem LTE X15 (800 Mbps).
Risolto il problema dei prezzi che consentirà l’arrivo di nuovi PC entry-level con piattaforme Qualcomm Snapdragon 7c e 8c, resta il problema delle ottimizzazioni software. Le app per processori x86 sono sfruttabili grazie all’emulazione; finché si tratta di app a 32 bit generiche o legate alla produttività non ci sono grandi problemi; diverso il discorso per app più complesse che potrebbero non essere adeguate a funzionare in emulazione, o non funzionare per niente, vanificando i vantaggi dell’architettura ARM.
Per il momento Apple impiega i suoi processori ARM sui dispositivi mobile e più compatti, e CPU Intel per computer desktop e portatili, ma da lungo tempo è anticipato l’arrivo di Mac ARM. Secondo Ming Chi Kuo il primo portatile Mac ARM arriverà nel 2020.