Snap ha introdotto la nuova applicazione di Snapchat, nata per promuovere una condivisione più personale dei messaggi tra i gruppi di amici, isolando in una sezione specifica i messaggi che provengono dai marchi aziendali. Il nuovo Snapchat include una nuova pagina di amici dinamica, che incorpora sia i messaggi di chat che le storie e, per la prima volta, evidenzia gli aggiornamenti degli amici più cari all’inizio del feed.
La nuova app inizierà ad essere disponibile nei prossimi giorni per un piccolo gruppo di test, con una maggiore diffusione per altri utenti nel corso delle prossime settimane.
La mossa arriva in un momento in cui Snap è sotto pressione per far crescere la sua base di utenti al momento stagnante. L’idea centrale del nuovo Snapchat è quella di mettere gli amici su una parte dell’app e i brand sull’altro. Al centro c’è sempre la fotocamera Snap, che rimarrà la schermata iniziale dell’app. Il lato sinistro dell’interfaccia è ora dedicato alla condivisione e alla discussione con gli amici, mentre il lato destro è per la ricerca e il consumo dei messaggi dei brand.
«Fino ad ora i social media hanno sempre mescolato foto e video degli amici con contenuti di editori e creatori» scrive la società in un post sul blog. «Se confondere i messaggi tra i creatori di contenuti professionali e i tuoi amici è stato un interessante esperimento su Internet, ha anche prodotto strani effetti collaterali (come le notizie false) e ci ha fatto sentire come se dovessimo esibirci per i nostri amici piuttosto che esprimerci».
I dirigenti Snap sperano che la riorganizzazione porterà a più conversazioni tra gruppi stretti di amici. Oltre a separare persone e brand, per la prima volta l’azienda si è concentrata sulla creazione di un algoritmo per il feed sulla pagina degli amici, in grado di classificare tutti i conoscenti per vicinanza o per frequenza di contatto.
Per Snap la posta in gioco è alta. Il futuro dell’azienda dipende dal fatto che sia più accessibile a una base più ampia di utenti, pur mantenendo il pubblico principale che lo utilizza oggi, una situazione in cui si sono impantanate molte azienda fra cui Twitter stessa.