Ci sono voluti 7 mesi ma oggi finalmente Snapchat inizia a rilasciare le prime maschere e Lenti dedicate esclusivamente agli utenti di iPhone X. Queste lenti speciali con grafica ed effetto ultra realistico sono possibili grazie alla fotocamera TrueDepth di iPhone X in grado di rilevare la profondità. Grazie a questi dati le maschere aderiscono con molta più precisione al volto dell’utente, non solo combaciando perfettamente con naso, guance e occhi, ma anche seguendo con precisione movimenti ed espressioni del volto mentre cambiano in tempo reale.
Lo sviluppatore della nota app di messaggistica gettonata tra i giovani dichiara inoltre che utilizzando le lenti speciali di Snapchat per iPhone X colori e resa su schermo delle lenti speciali rispecchiano molto meglio luce e illuminazione della scena, infine offrendo anche un piccolo tocco di sfocato per lo sfondo, altro dettaglio che contribuisce all’effetto complessivo finale.
A partire da oggi gli utenti di iPhone X avranno a disposizione le prime tre Lenti esclusive: una maschera carnevalesca Mardi Gras, un teschio del Giorno dei Morti e una maschera placcata oro. In questo articolo riportiamo una immagine e una breve animazione delle nuove Lenti di Snapchat per iPhone X da The Verge: erano state mostrate la prima volta sul palco del Keynote Apple di settembre 2017, durante la presentazione di iPhone 8 e iPhone X.
L’accesso ai dati biometrici che rende possibile questa funzionalità rischia di allarmare utenti e media già travolti dallo scandalo di Facebook. In realtà l’accesso alla mappatura del viso di TrueDepth per Snapchat, così come per qualsiasi altro sviluppatore che desidera sfruttarlo, è severamente limitato da Apple. Cupertino ha precisato che la rappresentazione matematica del volto impiegata per riconoscimento e sblocco con Face ID rimane criptata e inaccessibile nella memoria blindata del processore di iPhone X.
Gli sviluppatori possono impiegare la mappatura del viso e 50 espressioni, per esempio per tracciare il movimento della bocca o delle sopracciglia, ma in nessun caso questi dati possono essere impiegati per profilare o, peggio, identificare un utente: non possono nemmeno essere conservati né ceduti o venduti a terzi per nessuna ragione, tanto meno per fini pubblicitari.