Ci sono voluti oltre cinque anni per passare dal progetto alla realizzazione e commercializzazione, ma ora il social Snap presenta Pixy, il suo primo drone per selfie in formato tascabile e super facile da usare grazie alle modalità di funzionamento e volo già impostate.
Scodatevi il telecomando perché non è incluso e non serve. Al centro di Pixy c’è un selettore che permette all’utente di scegliere una delle modalità di volo già impostate, per fare in mondo che il drone ci segua oppure orbiti intorno a noi. Tutto è volutamente automatizzato e reso semplice: per far decollare e atterrare Pixy basta una mano aperta con il palmo rivolto verso l’alto.
Grazie alla fotocamera da 12 megapixel Pixy può scattare fino a 1.000 foto, oppure registrare fino a 100 video, memorizzando tutto nella memoria a bordo di 16GB. Anche qui nulla da fare per l’utente, visto che tutto il registrato viene trasferito in wireless e in automatico all’interno delle Memorie personali dell’utente all’interno del proprio account Snapchat.
L’audio non viene registrato, ma è sempre possibile editare foto e video, aggiungendo effetti, transizioni e anche musiche e canzoni di sottofondo attingendo da brani che Snap ottiene in licenza dalle etichette discografiche. Pixy è volutamente semplificato in tutto, in questo modo Snap tenta di rendere il suo drone più appetibile per il grande pubblico: finora i droni rimangono per lo più gettonati da appassionati e professionisti.
Mancano così funzioni e specifiche che altri costruttori di droni propongono da tempo. Per esempio l’autonomia di volo è limitata, fino a cinque o al massimo otto voli della durata di 10-20 secondi ciascuno con una carica. Una batteria sostitutiva è proposta a 20 dollari, circa 18 euro, inoltre Snap propone un caricatore per due batterie a 50 dollari, circa 46 euro.
Snap Pixy è già disponibile al prezzo di 230 dollari, circa 213 euro, sia negli Stati Uniti che in Francia: per il momento la società non ha annunciato piani per la commercializzazione in altri paesi.
All’inizio dell’anno Snap come Facebook ha segnato un calo delle entrate pubblicitarie a causa delle nuove regole sulla privacy e trasparenza del tracciamento delle app di Apple.