Vi siete chiesti dove sia finito iPhone 9? È nascosto dentro ad iPhone XR. È questa la conclusione cui giunge iFixit che dopo iPhone XS e Max, ha smontato il nuovo modello, rilasciato solo ieri, del telefono della Mela scoprendo una stretta parentela con iPhone 8 Plus di cui è un naturale discendente, una sorta di iPhone 9 appunto. iFixit elabora questa teoria considerando alcuni elementi come la scheda madre a singolo strato e la batteria rettangolare, la tipologia dello schermo, il metodo di assemblaggio.
Ovviamente ci sono anche molte differenze ma sono frutto, appunto, di una evoluzione dei precedenti modelli. Come sappiamo, l’ultimo arrivato vanta il SoC a sei core A12 Bionic con Neural Engine di nuova generazione, display LCD all‑screen Multi‑Touch da 6,1″ (diagonale) con tecnologia IPS e risoluzione di 1792×828 a 326 ppi, tecnologia True Tone e gamma cromatica P3.
La fotocamera posteriore da 12MP vanta diaframma con apertura ƒ/1.8 e stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS), quella per i selfie scatta foto da 7MP e ha un diaframma con apertura ƒ/2.2. Il dispositivo è disponibile nei “tagli” da 64GB, 128GB e 256GB, supporti varie bande FDD‑LTE, TD‑LTE, UMTS/HSPA+/DC-HSDPA, GSM/EDGE, supporta 4G LTE Advanced, Wi‑Fi 802.11ac con tecnologia MIMO 2×2, Tecnologia wireless Bluetooth 5.0, NFC con modalità lettore e vanta un rating IP67 per quanto riguarda la resistenza a schizzi, gocce e polvere.
Dal confronto esterno tra XR e XS si evidenzia l’assenza sull’XR della riga dedicata all’antenna con griglie disposte simmetricamente sulla falsariga dell’iPhone X dello scorso anno. Il confronto tra i due display evidenzia le cornici più ampie sull’XR e curve più “rudi” intorno agli angoli del display.
Per smontare il dispositivo, si svitano prima le ormai tradizionali viti pentalobo e poi si solleva il display con l’aiuto di una piccola ventosa. Una prima occhiata all’interno mostra una disposizione che appare una sorta di ibrido tra iPhone 8 e iPhone X. La batteria è di nuovo rettangolare così come la scheda logica.
Cercando di liberare la scheda logica, si notano un bel po’ di viti per il fissaggio che è ad ogni modo possibile svitare con facilità. Interessante l’adozione di un card reader per la SIM di tipo modulare: il primo di questo tipo visto su un iPhone. L’accesso alla scheda logica non è complicato.
Scollegata la scheda dall’iPhone è possibile osservare i seguenti chip: il SoC Apple APL1W81 A12 Bionic, Apple/USI 339S00580 (probabilmente un modulo WiFi/Bluetooth). Sulla parte posteriore della schedsa logica abbiamo: Toshiba TSB3243VC0428CHNA1 (unità di flash storage), Broadcom 59355A2IUB4G (probabilmente una variante del power receiver BCM59350),
Tolta la scheda logica tolta dalla sede, si passa al Taptic Engine (l’iPhone XR non supporta il 3D touch ma l’haptic touch, un tocco più lungo), gestito a quanto pare da un motorino vibrante e oscillante.
La batteria è 11.16 Wh: la più potente vista finora su un iPhone ed elemento che dovrebbe garantire ottima autonoma: quella di iPhone 8 ha una capacità di 6.98 wh, quella di iPhone 8 Plus da 10.28 wh e quella di iPhone XS da 10.13 wh. La fotocamera posteriore si scollega con facilità; stessa cosa per il display LCD che è 0,3″ più grande rispetto all’AMOLED di iPhone XS per la necessità del sistema di retroilluminazione.
Il punteggio di riparabilità iPhone XR (0 = non riparabile, 10 = facile da riparare) è di 6: il dispositivo è facile da aprire, accedere alla batteria, sostituire un display rotto; il vetro frontale e posteriore aumenta però i potenziali problemi di rotture (in caso di crepe sul vetro posteriore è necessario sostituire l’intero chassis).
Tutti gli articoli su iPhone XR li trovate su questa pagina di macitynet, qui la guida ad iPhone XR e qui la nostra recensione e qui la scheda tecnica.