Arriva la smentita della notizia riportata da molte fonti nelle ultime ore: Pedro Bravo, accusato di omicidio a Gainesville in Florida, non ha chiesto a Siri dove avrebbe potuto nascondere un corpo. Una differente versione da quella diffusa in precedenza, arriva direttamente dai tweet ufficiali della polizia di Gainesville: l’immagine di Siri con la richiesta su dove nascondere un corpo era effettivamente all’interno del telefono di Pedro Bravo, ma non risaliva ad una ricerca effettiva dell’accusato; semplicemente si trattava di uno screenshot salvato da Bravo all’interno del suo telefono, recuperata dalla cache di Facebook.
L’indagato non avrebbe potuto effettuare la ricerca via Siri in quanto il suo telefono è un iPhone 4, modello privo dell’assistente vocale di Apple, inoltre la schermata mostrava l’operatore AT&T, mentre l’operatore di Bravo è Verizon. Probabilmente Bravo aveva guardato l’immagine sull’applicazione di Facebook, postata da qualche amico oppure proveniente da qualche sito o account, e l’immagine è rimasta in cache, per poi essere comunque finita nel contesto processo da cui si è generata l’incomprensione.
Nonostante questi chiarimenti, il processo è comunque sempre in corso: Pedro Bravo è accusato di aver strangolato per motivi di gelosia l’ex compagno di università Christian Aguilar, e di aver poi cercato maldestramente di seppellire il corpo un un’area boscosa della zona. Vista la dinamica, la richiesta a Siri sembrava essere pertinente, ma la schermata si è rivelata inconsistente. Qui di seguito il video della deposizione del detective Goeckel dove si affronta la questione dello screenshot.