Il peggior nemico dei commercianti sono i cellulari? Secondo il risultato di una recente ricerca di Thrive Analytics e Local Search Association la risposta è sì. Secondo le due società, gli smartphone giocano sempre più un ruolo importante nel processo di acquisto degli utenti all’interno dei negozi fisici e vengono spesso usati per comparare quel che vedono esposto con le offerte on line e non hanno alcuna remora nel lasciare il punto vendita se trovano qualche cosa di più interessante economicamente in rete.
Questa pratica, nota come Showrooming, è usata dal 69 per cento degli utenti meno giovani, oltre i 54 anni, fino ad arrivare al 97 per cento dei più giovani, fra i 18 e 29 anni. Circa due terzi di coloro che hanno partecipato al sondaggio hanno poi deciso di non completare il loro acquisto all’interno del negozio in base alle informazioni reperite online, percentuale che anche in questo caso va da un minimo del 37 per cento degli acquirenti meno giovani al 65 per cento dei più giovani.
Oggi questa pratica è diventata anche più immediata: gli smartphone consentono infatti anche di confrontare in tempo reale anche i prezzi dei prodotti e procedere magari ad un acquisto online anche direttamente dal negozio in cui ci si era recati per osservare la merce, magari utilizzando anche la connessione wi-fi messa a disposizione dal negozio. Insomma, oltre al danno, anche la beffa.
Lo showrooming non è certo una pratica nuova. Esiste da quando il commercio on line è decollato, ma con il nascere di smartphone che sono in grado di riprodurre perfettamente le pagine Internet e la connessione alla rete in mobilità è divenuta paragonabile a quella domestica, è diventato anche molto più facile usare i negozi come riferimento per un prodotto per poi acquistare in rete. Andare nel punto vendita fisico permette di prendere contatto con qualche cosa che ci interessa, avvicinandosi ad esso e maneggiandolo, per poi cercare il prodotto migliore che non raramente è quello che troviamo on line. Avere un telefono in tasca per fare il confronto consente di allargare l’orizzonte anche a prodotti che magari non si erano considerati in precedenza e che si trovano nel punto vendita.