Il 70% della popolazione mondiale userà uno smartphone entro il 2020 e nei prossimi cinque anni si venderanno 6.1 miliardi di unità in tutto il mondo. Sono i dati che emergono dall’ultimo Mobility Report di Ericsson evidenziando un trend che al momento non accenna a subire rallentamenti.
Le cinque aree nelle quali cresceranno gli abbonamenti saranno: la regione del Pacifico asiatico, il Medio Oriente e l’Africa che si spartiranno l’80% dei nuovi abbonati.
Dal report emerge anche che entro il 2020, l’80% di tutto il traffico mobile arriverà da smartphone, con il Nord America e l’Europa che continueranno a guidare la classifica dei dati utilizzati per smartphone.
Alla crescita nell’uso degli smartphone secondo il report sarà accompagnata da un’accelerazione nell’uso dei dati, con un utilizzo entro il 2020 pari a dieci volte quello attuale. L’utilizzo mensile medio dei dati con gli smartphone aumenterà nel Nord America passando dai 2.4GB odierni ai 14GB in cinque anni.
Nella regione Asia-Pacifico raddoppieranno gli abbonati entro il 2020, mentre per lo stesso periodo in America Latina, Europa occidentale, Europa dell’est ed Europa centrale si prevede una crescita più lenta.
Gli utenti che adorano guardare video sceglieranno telefoni high-end o tablet con schermi più grandi ma secondo l’azienda svedese nel prossimo futuro complessivamente i tablet mid-size domineranno la scena.
Rima Qureshi, chief strategy officer di Ericsson spiega che l’impatto dei big data nella telefonia mobile “farà sembrare l’odierna rivoluzione dei big data l’era dell’arrivo dei floppy disk”. A detta di Qureshi, questa “trasformazione su vasta scala” porterà “un gran numero di opportunità per gli operatori di telefonia e altri e “generare nuove fonti di entrata”.
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