Oltre alla frammentazione, Android deve affrontare anche un’altra tendenza che potrebbe svilupparsi negli anni a venire: “l’ammutinamento”. Accade quando un produttore decide di sfruttare Android come OS base ma di personalizzarlo completamente, tagliando così il tradizionale cordone ombelicale che unisce il sistema operativo a Google. Android infatti è come noto open-source e il codice è disponibile per tutti, un concetto grazie al quale, ad esempio, Amazon ha lanciato il Kindle Fire che poco o nulla a che fare con le strategie che Google ha disegnato per il suo sistema operativo.
La cerchia di “ribelli” potrebbe espandersi verso fine del 2012, quando sarebbe previsto un nuovo smartphone dotato di sistema operativo Android ma non-Google. L’indiscrezione arriva dal CEO di Skyhook, società che ha equipaggiato in passato i con i suoi sistemi di triangolazione la geo localizzazione Wi-Fi su iOS.
L’azienda starebbe attualmente lavorando su questo misterioso dispositivo ma non è ancora noto qual è il nome del brand che lo sta progettando, sebbene si parli di una realtà di una certa rilevanza. Gli osservatori avanzano principalmente due ipotesi. La prima è uno smartphone di Amazon, società con cui Skyhook sta già collaborando e che, come detto, ha già portato a termine con successo lo sviluppo di dispositivi privi di legami con Google. Il secondo nome è quello di Facebook, che starebbe (si dice da tempo) preparando l’uscita di un “Facebookphonino” anche se l’azienda ha sempre provato a smentire la voce
Se questa tendenza di estrema personalizzazione dovesse prendere piede, la principale caratteristica sbandierata da Google nei confronti di Android che sono presentati come cellulari basati su un sistema operativo totalmente aperto, si ritorcerebbe contro la grande G dando vita ad una pletora di dispositivi progettati sul sistema operativo di Big G, ma che sono anche totalmente slegati dall’ecosistema meticolosamente predisposto dall’azienda di Page e Brin e in quanto tali inutili nel generare profitti.