Altro che mercato saturo. Secondo DigiTimes, solitamente poco affidabile quando si tratta di prevedere le specifiche di iPhone ma molto più informato, invece, in ciò che accade intorno alle catene di produzione, le spedizioni globali degli smartphone sono in crescita, e neanche di poco.
Secondo le stime, entro il 2016 il numero di dispositivi spediti sarà del 7,2% maggiore dell’anno precedente, pari a circa 1,42 miliardi di unità, mentre per il 2017 saranno altrettanto maggiori del 7%, per 1,52 miliardi di smartphone spediti.
Apple – si legge – sarà l’unico marchio non asiatico tra i primi venti principali produttori di smartphone ed occuperà la seconda posizione per numero di spedizioni al di sotto di Samsung che, nonostante i recenti problemi con Galaxy Note 7, dominerà ancora il mercato. A seguire ci saranno nell’ordine Huawei, Oppo e Vivo: in totale dovrebbero essere undici, dei diciannove produttori restanti in lista, quelli provenienti dalla Cina, con Micromax e Intex, entrambi indiani, ad occupare la dodicesima e la tredicesima posizione.
Nessuno dei primi dieci vedrà crescere le spedizioni oltre il 20% entro il 2017 – proseguono le previsioni – e saranno soltanto Oppo, Vivo e Gionee quelli che godranno delle percentuali maggiori (15%). Per Apple le stime puntano al 12%, una crescita che sarebbe aiutata dal rilascio di iPhone 8 nel prossimo autunno.
Come accennato in precedenza, i problemi con il Galaxy Note 7 potrebbero tradursi, per Samsung, in una crescita di appena il 2,2% nel 2017. Saranno infine i mercati emergenti a garantire un futuro al mercato degli smartphone: dal Sud America ad Africa e Sud-Est asiatico, le spedizioni globali di smartphone dovrebbero aumentare di circa 100 milioni di unità all’anno per i prossimi cinque anni, raggiungendo gli 1,93 miliardi di unità spedite nel 2021.