Chi avrà visitato di recente un Apple Store europeo avrà notato nel reparto dedicato alla smart home una simpatica scatola bianca e verde con il logo “Smappee” in bella vista. Si tratta di un apparecchio insolito da trovare in un negozio con la mela morsicata ma dovremo abituarci sempre di più a scoprire dispositivi intelligenti da collegare al nostro computer o iPhone per gestire la casa.
Nel caso di Smappee si tratta di un apparecchio doppiamente “smart”: da una parte si collega alla fase del vostro impianto elettrico di casa e pure a quella del vostro impianto fotovoltaico (se lo avete installato), dall’altra dopo un periodo di “training” è in grado di tracciare il comportamento dei vostri elettrodomestici, delle vostre multipresa, dei dispositivi che normalmente lasciate collegati e che molto spesso a vostra insaputa hanno un considerevole consumo a riposo.
La confezione
La confezione è molto spartana come si conviene da un apparecchio che punta al risparmio energetico. Semplici scatole e scatoline in cartone bianco e pochissima carta per manuali: tutto si apprende dal sito online che fa anche da ponte da tra Smappee, la vostra casa e i vostri obiettivi di risparmio energetico.
All’interno troviamo Smappee con la sua strana forma, ll cavo di alimentazione standard, 3 “clamp” o prese a pinza da collegare ai cavi della fase da analizzare e una presa Schuco passante DI-.O con comando remoto costruita da Chacon (azienda domotica belga come Smappee) che vengono chiamate chiama Confort Plug.
La versione di Smappee che abbiamo in prova è il modello indicato per gli impianti monofase ed ha un costo di 199 Euro. E’ disponibile anche una versione per gli impianti a 3 fasi (per uffici, aziende, abitazioni con ascensore) che costa 100 Euro in più.
Nella galleria qui sotto potete dare un’occhiata all’unboxing di Snappee.
Per quanto riguarda le comfort plug nel sito di Smappee sono disponiibili diversi kit con diverso numero di prese e telecomandi tutte a prezzi molto competitivi rispetto ad altre soluzioni domotiche. Il perchè di questi prezzi sta nella tecnologia wireless utilizzata che è basata sulla radio frequenza di 433 Mhz: non staremo qui ad analizzare i pro e contro di questa soluzione un po’ snobbata dai moderni gateway domotici: il suo vantaggio sta comunque nel basso prezzo di acquisto degli accessori come le confort Plug.
Misura la corrente per mezzo di pinze amperometriche fornite in dotazione: le pinze vanno semplicemente a stringere il cavo isolato senza entrare direttamente in contatto con la corrente elettrica. L’installazione, almeno per l’individuazione del corretto punto di “aggancio” è bene farla fare ad un tecnico qualificato ma una volta posizionate le pinze potete gestire da soli tutta l’operazione.
Se pensate di avere problemi perchè il contatore è collocato all’esterno, non vi preoccupate: è sufficiente collegarlo a monte del quadro principale dentro casa vostra.
Come abbiamo detto esistono due modelli di Smappee, quello base e quello avanzato: il primo ha solo 3 pinze amperometriche e 3 ingressi, l’altro ha 6 pinze amperometriche e 6 ingressi. Queste combinazioni permettono di gestire diversi tipi di impianti.
Nel caso del modello base si potrà gestire un semplice impianto ad un fase oppure un impianto elettrico ed un impianto fotovoltaico insieme o infine un impianto elettrico trifase.
Nel caso del modello avanzato si potrà gestire un impianto elettrico trifase insieme ad un impianto fotovoltaico comunque configurato.
Qui sotto vediamo come si installa Smappee in un comune impianto monofase abbinato anche ad un sistema fotovoltaico.
How to install smappee in a single phase system with solar panels? from smappee on Vimeo.
Perchè dovremmo misurare anche un impianto fotovoltaico? Semplicemente perchè avendo la possibilità di gestire prese comandate potremmo attivarle solo quando l’impianto che cattura l’energia solare ha sufficiente produzione per alimentare un determinato elettrodomestico ed evitare così di prelevare energia dal nostro fornitore elettrico che ce la vende ad un prezzo più alto di quello che otteniamo con l’autoproduzione.
Cosa ha di particolare Smappee?
Il dispositivo si collega all’impianto di casa con una installazione guidata (in inglese) e letteralmente si mette ad ascoltare la sua musica in modo da produrre dopo qualche giorno di apprendimento un report dettagliato su i componenti dell’impianto che ha individuato, ascoltato e misurato.
Questo perchè ogni elettrodomestico ha la sua impronta particolare che permette l’individuazione attraverso il comportamento nel tempo: ad esempio un frigorifero avrà un un consumo di base constante fino a che la temperatura non scende al di sotto di una certa soglia, a quel punto interviene il motore che alimenta il compressore che produrrà un picco di asssorbimento per un numero limitato di minuti dopodichè si tornerà al comportamento di base.
Smappee non ha un database con le “impronte” di ogni diverso modello di elettrodomestico ma grazie alla conoscenza e classificazione di questi comportamenti può riconoscere varie tipologie di apparecchio e collocarlo nella vostra rete interna studiando i suoi consumi nel tempo.
Ovviamente si potranno individuare aspirapolvere, lavatrici, TV, lavastoviglie, boiler ma anche macchine del caffè, forni a microonde e oggetti più piccoli come frullatori, piccoli sistemi audio sia in funzione che a riposo per verificare anche i consumi in stand-by.
Alcuni oggetti difficili da valutare sono le luci “dimmerabili” in cui si può ridurre capacità di illuminazione e sfruttamento dell’energia o TV a LED con un consumo diverso a seconda dell’attività o dei film che vengono rappresentati.
Smappee presenta il suo box come una sorta di Shazam, l’applicazione che riconosce le canzoni ma soltanto con un problema in più: il rumore di fondo e la confusione di più voci dissonanti che spesso cantano insieme a diversi livelli, come le urla da soprano di una lavatrice, il bisbiglio di un caricatore di smartphone o il canto possente di un tenore o meglio di un boiler per l’acqua calda, il vociare leggero di una lampada a LED.
Ovviamente quante più periferiche o elettrodomestici si accendono insieme più difficile sarà il suo compito di interpretazione. Per farlo funzionare al meglio occorre un periodo di “apprendimento” di circa 15 giorni dopo di cui potremo capire se è stato in grado di conoscere ogni dettaglio del nostro impianto. Non date rette a quelli che dicono di averlo provato due giorni: non è un tempo sufficiente per portare a termine l’analisi dell’impianto.
Qui sotto alcune schermate della App che permette di rilevare i consumi e… aggiunge un po’ di intelligenza alla vostra casa.
[Aggiornamento]
Nel nostro caso, dopo due settimane è riuscito a farci capire quanto dei nostri consumi era dovuto ad elementi non gestibili direttamente come i frigoriferi e quanti avevano bisogno di avere un controllo sull’orario di utilizzazione come la lavatrice e la lavastoviglie. Niente che non si potesse gestire con il buon senso ma ad esempio abbiamo scoperto attraverso il confronto degli orari di accensione del compressore quali erano nella rete i frigoriferi e quanto consumavano ciascuno con la preziosa indicazione di un grosso consumo di un freezer a pozzetto che è stato poi convenientissimo sostituire.
Oltre a questo Smappee è una piccola centrale domotica visto che può programmare l’accensione o lo spegnimento di prese smart con standard D-IO (wireless a 433 MHZ) in funzione dei consumi o degli orari che stabilirete a priori: una di queste prese è nella confezione ma aggiungerne altre costa pochissimo e si possono anche telecomandare direttamente (ad esempio c’è questo Kit in vendita su Amazon con 3 prese più telecomando a meno di 37 Euro).
Lo standard domotico a 433 MHZ ha le sue limitazioni ma per chi deve gestire una serie di prese a poca distanza dallo Smappee si tratta di una gestione molto economica e conveniente.
Oltre alla programmazione di base all’interno dell’applicazione ora c’à anche la possibilità di interagire Smappee con altre apparecchiature attraverso IFTTT e combinare l’accensione di lampade, l’apertura di tende, i messaggi e gli allarmi (ad esempio l’interruzione della fornitura dell’impianto fotovoltaico collegato) ad una mail che viene inviata al padrone di casa. Smappee è in grado di gestire dei valori di acceso/spento e dei valori di soglia in base ai quali potete decidere di attivare o meno degli elettrodomestici.
IFTTT a parte… durante il nostro uso iniziale abbiamo avuto diverse interruzioni del servizio di rilevamento: il problema stava sopratutto nella difficoltà di collegarsi al router Wi-Fi, posizionato ad una buona distanza dal contatore e con grosse pareti in CA in mezzo: abbiamo cosi’ deciso di portarlo più vicino al rilevatore e, grazie anche a diversi aggiornamenti del software il sistema si è rivelato più affidabile e ha fornito i dati con assoluta continuità. Una piccola interruzione non sarebbe stata un problema ma se si vuole utilizzare Smappee come una piccola centrale domotica occorre tenere presente che la comunicazione Wi-Fi nella sua area deve essere di buon livello.
Conclusioni
Se il vostro impianto non è molto complesso e se siete in grado di interpretare correttamente i dati dell’applicazione Smappee è un ottimo sistema per conoscere i vostri consumi senza inserire singole prese passanti dietro gli elettrodomestici per il controllo singolo. Può essere utilizzato in combinazione con altri strumenti e gateway domotici attraverso IFTTT oppure come controllo indipendente delle vostre utenze con buona affidabilità globale.
Smappee è disponibile nella versione da 199 Euro e lo trovate su Amazon e pure su Apple Store online. La versione che permette la gestione dell’impianto fotovoltaico negli impianti monofase e trifase costa 100 Euro in più. In Italia è distribuito da ADL.