Microsoft ha diramato un comunicato nel quale si legge che: “in seguito a estese operazioni investigative e giudiziarie da parte delle autorità taiwanes il 31 dicembre 2007 il proprietario della società di distribuzione Maximus Technology Inc. è stato condannato alla più alta pena detentiva per questo tipo di reati a Taiwan: quattro anni di reclusione. In Italia sono stati condannati due rivenditori della provincia di Foggia che distribuivano software contraffatto”.
Le pene detentive inflitte ai falsari da una corte di Taipei, a Taiwan, segnano la fine di una serie di procedimenti giudiziari portati avanti dagli organismi di controllo internazionali, fermando definitivamente l’operato di una banda di contraffazione di software globale. Huang Jer-sheng, proprietario della società di distribuzione Maximus Technology Inc. di Taipei, e i suoi soci si sono resi responsabili, tra il 1997 e il 2003, della produzione e distribuzione di oltre il 90% di prodotti software Microsoft contraffatti, confiscati dagli organismi preposti all’applicazione della legge o comprati tramite acquisti fittizi, in tutto il mondo.
Due procedimenti penali sono stati instaurati anche in Italia nel 2001. Tali procedimenti intrapresi contro due rivenditori della provincia di Foggia che distribuivano software contraffatto, hanno portato alla condanna dei convenuti a 18 mesi di reclusione oltre al pagamento di una sanzione anche al risarcimento dei danni nei confronti di Microsoft per un importo di oltre 67.000$.
Il consorzio produceva versioni contraffatte di almeno 21 tipologie di prodotti software Microsoft in sette lingue: inglese, francese, tedesco, italiano, polacco, portoghese e cinese semplificato, per un valore stimato pari a 900 milioni di dollari statunitensi. Tali prodotti venivano distribuiti e quindi venduti a rivenditori e consumatori inconsapevoli in oltre 600 città e almeno 22 paesi in tutto il pianeta: Australia, Austria, Canada, Cina, Croazia, Etiopia, Filippine, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Malesia, Paraguay, Polonia, Qatar, Regno Unito, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Taiwan e Trinidad e Tobago.
In seguito a estese operazioni investigative e giudiziarie da parte delle autorità taiwanesi, con il supporto della casa di Redmon, il 31 dicembre 2007 Huang Jer-sheng è stato condannato a una pena detentiva di quattro anni, la più alta inflitta per questo tipo di reato nella storia di Taiwan. Nello stesso giorno, altri 3 coimputati sono stati condannati a pene detentive comprese tra 18 mesi e 3 anni di reclusione.
Huang Jer-sheng e i suoi soci collaboravano con falsari a Taiwan e in Cina meridionale. Due impianti di copiatura di CD a Taiwan (Chungtek Hightech Enterprise Ltd e Cinway Technology Co) costituivano i principali centri di produzione di dischi e componenti software contraffatti, la cui presenza è stata successivamente riscontrata in tutto il mondo.
[A cura di Mauro Notarianni]