Skype ha oggi espresso l’invito agli organi regolatori europei a far sì che agli utenti possessori di telefoni cellulari non sia impedito di far uso dei servizi VoIP forniti dalla società anche su dispositivo mobile.
L’argomento è sicuramente di attualità : con l’aumentare delle possibilità di accesso alle reti dati (cellulari ma non solo) da terminali quali lo stesso iPhone, è inevitabile come gli operatori telefonici vedano come una minaccia ogni servizio di VoIP, che potrebbe portar loro via molti minuti di chiamata.
Al proposito ricordiamo come T-Mobile avesse “minacciato” i suoi clienti in Germania di rescissione immediata del contratto nel caso in cui li avesse colti a far uso di Skype su iPhone, non solo via 3G ma anche via Wi-Fi, adducendo ragioni di carattere qualitativo. Come avevamo già sottolineato, le ragioni di T-Mobile non era particolarmente convincenti; più convincente invece il fatto che il carrier tedesco abbia un interesse meramente economico nel bloccare Skype, che potrebbe risultare un vero e proprio concorrente tramite l’applicazione su iPhone.
La Commissione per le telecomunicazione si è mostrata piuttosto perplessa dalle dichiarazioni di T-Mobile: “La discriminazione del VoIP da parte degli operatori con notevole potere di mercato non può essere tollerata dalle autorità regolatrici nazionali; l’atteggiamento di T-Mobile rappresenta esattamente questa discriminazione” ha dichiarato il commissario Viviane Reding. Inoltre lo stesso atteggiamento violerebbe le norme dell’antitrust, in quanto ostacolerebbe la concorrenza.
Dal canto suo Skype ammette di non capire l’atteggiamento di operatori come T-Mobile, che dovrebbero spingere le applicazione capaci di sfruttare una rete dati avanzata, considerando le applicazioni come Skype un’ulteriore arma vincente per attrarre l’utenza.
La sfida è dunque iniziata, e si spera che alla fine gli utenti non siano sempre gli unici a pagare le conseguenze di questi conflitti di mercato.