Non è esattamente dietro l’angolo, ma il rischio c’è. Skype potrebbe fermarsi. Smettere di operare. Il software e servizio più diffuso per la comunicazione Voip, che consente a costo zero di chattare con amici e parenti all’altro capo del pianeta, incorpora al suo interno svariate tecnologie, tra le quali una, cruciale, prodotta dalla piccola Joltid.
Quest’ultima azienda ha accusato Skype, e la controllante eBay, di aver violato le regole di licenza per l’uso della suddetta tecnologia, strumentale al funzionamento di Skype e del suo sistema Voip. L’azienda di aste risponde che non è vero, e quindi si andrà in aula il prossimo giugno del 2010.
Manca, insomma, un anno, ma eBay, che è una azienda quotata, ha dovuto spiegare nella documentazione per la Sec americana che il rischio di “fermare le macchine” se non si trova un accordo extragiudiziale oppure se Skype non riuscirà a inserire una tecnologia sostitutiva nel suo codice, è reale.
“Skype ha iniziato a sviluppare altre alternative al software che è stato sviluppato a suo tempo da Joltid”, spiegano quelli di eBay. “Tuttavia, lo sviluppo di questo software potrebbe non essere fortunato e avere successo, potrebbe comportare addirittura perdite di funzionalità per i clienti, anche in caso di successo, oppure potrebbe anche essere cospicuamente costoso”.