Pubblica la foto di una componente oggi, pubblica quella di una batteria domani e poi quella di un paio cavi dopodomani, e alla fine arriva anche la querela. Questo è quel che è capitato al noto sito Apple.pro, noto perché quando si tratta di vedere quel che si prepara nei laboratori dei partner di Cupertino (o dei partner dei partner di Cupertino) è spesso a questo sito taiwanese che si deve guardare. A lanciare l’azione legale non è stata però Apple, ma la società cui sarebbe stata sottratta la componente.
Di tutta la vicenda si sa pochissimo. In pratica, solo quel che abbiamo appena detto ed è riportato dallo stesso sito. Non è però difficile immaginare che sulla realtà dove si produce (o produceva?) il connettore dock di un presunto iPad 3, perché di questo si trattava nella fuga di notizie, sia piovuta parecchia pressione e questo indipendentemente che il pezzo sia di Apple o di qualche altra società. Il fine potrebbe essere quello di individuare il dipendente infedele che ha messo nelle mani del sito il connettore e capire se ci sia o meno ancora una falla aperta da cui possono partire altre fughe di notizie.
Ricordiamo che nei mesi scorsi un simile episodio avvenuto in Foxconn da dove erano stati rubati pezzi di iPad 2 (usati in quel caso per anticipare il mercato e costruire custodie adatte al nuovo modello del tablet) era costato una severa condanna nei confronti dei responsabili dell’atto illegale.