Cambia look il sito del progetto WebKit, il motore per browser web utilizzato per il rendering delle pagine web, sviluppato come un progetto open source da Apple a partire dal 2005. Tra le sezioni più interessanti, quella denominata Feature Status dove sono elencate le funzionalità supportate, in fase di sviluppo, rimosse, in considerazione e così via. È ora possibile eseguire le ricerche da un comodo campo di testo con i filtri.
WebKit Supporta WebGL 1 e l’integrazione di WebGL 2 è in fase di sviluppo, le librerie grafiche del Gruppo Khronos che consentono di richiamare API per la grafica 3D direttamente dai browser web. Non sembra invece al momento previsto lo sviluppo dello standard Web Real-Time Communications (WebRTC) appoggiato da Mozilla che consente anche alle applicazioni web di supportare videochiamate, chiamate vocali e condivisione di file senza la necessità di installare un software aggiuntivo o di utilizzare plugin di terze parti.
Nel sito il Webkit è presentato come il browser engine usato da Safari, App Store e molte altre applciazioni per OS X, iOS, e Linux. Google, lo ricordiamo, dal 2013 ha lasciato il WebKit per sfruttare il motore di rendering denominato “Blink”. Sviluppato come framework a partire da OS X 10.2.7, il progetto del Webkit nacque come un fork open source combinando componenti del sistema grafico KDE e tecnologie Apple.
Il primo progetto reale in grado di sfruttare l’engine richiese tempo e solo nel 2003 (nel corso del MacWorld Expo di San Francisco) Apple annunciò la prima beta di Safari. Il progetto, già all’epoca maturo e stabile, nel 2005 (in coincidenza con il WWDC di quell’anno) divenne totalmente open source, offrendo l’accesso al CVS e al tool Bugzilla. Tra i tanti partner importanti che hanno in seguito, supportato e creduto nel WebKit, ricordiamo Nokia, Adobe, RIM e Google.