Gli anni passano e Siri diventa sempre più intelligente. Secondo i risultati di un test condotto dagli analisti del The Loup Ventures, l’assistente vocale di Apple ha risposto in maniera più corretta alle stesse domande postegli lo scorso anno.
Sono circa 800, in tutto, i quesiti proposti che spaziano tra svariate tematiche (si va dal “Dov’è il bar più vicino?” a richieste come “Puoi ordinarmi altri asciugamani di carta?” e comandi tipo “Ricordami di fare la spesa”). Lo scorso anno Siri aveva risposto correttamente al 66% mentre quest’anno la percentuale è salita al 78,5%. Meglio quando si parla di comprensione: quest’anno sono state comprese il 99% delle domande (lo scorso anno erano il 95%).
Tuttavia, l’assistente vocale di Google è ancora il numero uno. Secondo lo studio capisce il 100% delle domande e risponde correttamente all’85% di queste ultime. Non è positivo invece il risultato ottenuto dai rivali Alexa di Amazon e Cortana di Microsoft: rispettivamente 61,4% e 54,4% quando si parla di risposte corrette mentre a livello di comprensione entrambi si fermano al 98%.
Dove Siri riesce meglio è nell’esecuzione di comandi. Comprende e segue l’utente nella gestione della casa e quando si parla di musica, due settori dove Apple ha effettivamente investito molto ultimamente attraverso – tra le altre cose – lo sviluppo e il conseguente lancio di HomePod.
Ovviamente questo studio non dimostra che Siri è in grado di rispondere con successo all’80% delle domande che gli poniamo. L’elenco dei quesiti oggetto dello studio non è pubblico e non è poi così difficile inventare domande esoteriche alle quali nessuno dei principali assistenti vocali saprebbe rispondere o quantomeno comprendere.
Quel che è chiaro è che gli assistenti vocali migliorano anno dopo anno grazie all’AI e per quanto riguarda Siri, un +12% in un solo anno è certamente un bel traguardo soprattutto nel confronto con il miglior rivale Google. Apple ha recentemente assunto l’ex ricercatore di Google John Giannandrea con la mansione di VP per il Machine Learning e l’AI Strategy, supervisionando Siri e i progetti correlati: sarà interessante vedere come il nuovo talento possa far progredire l’assistente vocale di Cupertino. I dettagli sullo studio qui.