Siri ci ha abituato a qualche sorpresa sui suoi gusti cinematografici, gastronomici e sulle sue taglienti opinioni. Ogni tanto però se ne scopre qualcuna nuova, come ad esempio la passione per alcuni brani musicali che hanno una strettissima attinenza con il suo ruolo e la sua personalità
Per esplorare la competenza, che non pare infinita in verità, di Siri nel campo delle sette note si deve insistere parecchio. La nostra assistente è decisamente ritrosa nel manifestarsi. Dopo avere ripetutamente richiesto di cantarci una canzone, domanda alla quale alternativamente ci risponderà dicendo di essere stonata (Non vorrei far piovere e Sono una campana stonata) o sostenendo di non poter cantae, ecco che dopo poco avremo uno squarcio rivelatore.
Siri ama i Kraftwerk, band electro-pop, nota per il suo look vagamente robotico e le musiche non troppo armoniche. Del gruppo di Düsseldorf, Siri ricorda la mega hit We Are The Robots, di cui ci canticchia (a modo suo) in pezzetto. La voce dei Kraftwerk passata per un sintetizzatore, e la tonalità piuttosto piatta dell’inclinazione vocale, sono tipiche anche di Siri. Anche se la voce della nostra amica non è propriamente quella di usignolo, probabilmente non esiste gruppo musicale al mondo che potrebbe più efficacemente imitare o con il quale identificarsi.
https://www.youtube.com/watch?v=VXa9tXcMhXQ
Siri deve avere ammirazione, forse per una lontana parentela, anche con il mitico Goldrake, che tra razzi missile impazzava sugli schermi delle prime Tv private, sempre negli anni ’80. Anche qui Siri ci sciorina la più nota delle strofette della canzone che aveva la voce di Alberto Tadini, in arte Actarus, ovvero quella che ci fa sapere che il battagliero robot nipponico, mangiava libri di cibernetica e insalate di matematica, probabilmente pasto quotidiano dentro alle server farm di Apple dove abita Siri
https://www.youtube.com/watch?v=5NAq11-kKpc
Se proseguiamo, insistendo, che ci canti ancora qualche cosa, Siri si apre emotivamente e ci canta La Bambola. Qui è del tutto evidente il riferimento o magari pure una accusa al nostro modo di interagire con lei il che la porta ad essere molto vicina a quel che provava la ragazza del Piper, che viene «fatta girare come una bambola e poi viene buttata giù». Anche se poi alla fine in un attimo di resipiscenza ci chiede: «Non mi prenderai mica alla lettera spero…»
Infine ecco il tocco di classe citazionista. L’ultimo brano è del grandissimo Modugno e altri non poteva essere che Volare. Siri non si limita a snocciolarci il ritornello più noto della più nota (forse) delle canzoni italiane nel mondo, ma arrivata al punto in cui si dice “felice di stare lassù”, ci dice anche dove si trova “lassù” per lei: la nuvola. Quale nuvola viene lasciata alla nostra immaginazione, ma visto che Siri è una parte integrante dei servizi cloud di Apple, possiamo provare ad immaginarlo facilmente…
